La nuova rilevazione annuale sul consenso degli amministratori locali condotta da Ipr-Marketing per il quotidiano economico, ha infatti confermato che il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli ha mantenuto il 51% dei consensi ed ha aumentato di quasi un punto il dato relativo al momento del suo insediamento nel giugno del 2009. Un dato in controtendenza nazionale considerato che la maggior parte dei sindaci (come riportato dal titolo dell'articolo del Sole 24 Ore) hanno perso il proprio consenso.
«Sono particolarmente soddisfatto di questo dato -dichiara il sindaco Guido Castelli - che conferma il gradimento della cittá – verso la nostra amministrazione. Si tratta di un risultato davvero eclatante se si considera che la coalizione di centrodestra, a livello politico, in occasione delle elezioni regionali della primavera scorsa, si era assestato appena al 37%. Il nostro risultato documenta che il consenso per l'amministrazione Castelli ha superato i riferimenti partitici e non ha subíto erosioni per effetto della scissione finiana.
Questo dato, però –- ha aggiunto il Sindaco Castelli – - non deve certamente farci accontentare, ma dovrà essere da stimolo per cercare di fare sempre di più e sempre meglio. La perdita di consenso registrata in questo anno "socialmente orribile "da parte di molti miei colleghi in Italia è sicuramente legata al momento di elevata criticità economica e ad una crisi che ha messo a dura prova soprattutto le amministrazioni locali. Il Comune di Ascoli Piceno in questo senso ha cercato di spendere bene le poche risorse a propria disposizione puntando sulla famiglia, sull'aiuto ai più deboli e sugli incentivi alle imprese. L'aver confermato il dato di consenso dello scorso anno, quindi, è per me motivo di grande soddisfazione ed uno stimolo a proseguire su questa strada per ottenere risultati ancora migliori.
Una soddisfazione che condivido con la mia squadra, poiché il risultato ottenuto da un sindaco non può certo prescindere dal ruolo avuto in questo anno dai suoi assessori che sicuramente hanno ben operato».
