«Con nota del 19 marzo 2010 il Comitato di Sestiere della Piazzarola - fa sapere Natali - ha provveduto a escludere come socio Valeriano Camela, precedente Capo-Sestiere nel periodo 1999-2006. Dalla relazione negativa dei Revisori dei Conti il bilancio dell’anno 2006 avrebbe presentato gravi incongruità e mancanza di giustificazione dei costi assertivamente sostenuti.
Contro tale decisione Camela ha proposto ricorso ed il correlato procedimento è pendente presso il CdA dell’Ente Quintana. Il Presidente della Giunta Regionale ha ritenuto con nota del 30 giugno 2010 motu proprio di delegare Valeriano Camela come rappresentante della Regione Marche nel CdA dell’Ente Quintana.
Al di là del fatto che sia stata demandata la rappresentanza della Regione Marche all’interno del CdA dell’Ente Quintana ad una persona esclusa da socio di un Sestiere della Quintana stessa per gravi irregolarità poste in essere quale Capo-Sestiere - prosegue Natali - si è posto lo stesso CdA dell’Ente nella condizione di non decidere sul procedimento derivato dal ricorso proposto da Camela avverso il provvedimento di radiazione visto che lo stesso dovrebbe svolgere insieme il ruolo di parte da giudicare e di giudice di sé stesso.
Ed altresì non si può non sottolineare la situazione di disagio creata in tutti gli altri componenti del CdA pur nel caso in cui Camela dovesse ritenere di astenersi nella discussione della questione che lo riguarda con evidente compromissione della funzionalità dello stesso CdA.
Quali sono state le motivazioni che hanno portato al conferimento di tale delega? - chiede Natali al governatore - Si era a conoscenza dell’esistenza del procedimento in essere presso il CdA dell’Ente Quintana, derivato dal ricorso di Camela avverso il provvedimento di esclusione da socio del Sestiere della Piazzarola? Come si ritiene superabile l’indiscutibile situazione di conflitto di interessi?».