“L’unico aspetto positivo che riscontriamo in questo anno di amministrazione è l’aver preso atto dell’immobilismo in cui la città è sprofondata da oltre dieci anni – ha tuonato la coordinatrice comunale del Pd Valentina Bellini – e nel tentare timidamente di far ripartire alcuni percorsi”.
“Il Comune manca di un Ufficio Progetti – ha dichiarato Silvia Parlamenti della Primavera – Per quanto riguarda il contratto di quartiere a Monticelli, aumenterà in modo esponenziale la cementificazione soprattutto in ambito privato”.
“A mio avviso il Piano regolatore, l’Università ed il Piano sosta sono delle autentiche barzellette”. Queste le pungenti parole di Marco Regnicoli dell’Alveare. Il candidato sindaco alle comunali del 2009 ha ironicamente paragonato l’amministrazione comunale ascolana all’orchestra del Titanic. Regnicoli ha proseguito elogiando l’Arengo solo per quanto riguarda l’organizzazione di feste e mercatini, ricordando però che la politica è ben altra cosa.
“Dobbiamo scommettere sul paesaggio, sui beni architettonici e culturali della nostra città”. Ecco le dichiarazioni di Antonio D’Isidoro dei socialisti, che ha sottolineato anche la mancanza di un marketing di carattere industriale e territoriale.
“Siamo di fronte ad una sorta di Celani bis. Una politica continua degli annunci, quando in realtà i veri nodi della città non vengono sciolti” Questo il critico intervento di Stefano Corradetti del Pd, che non ha risparmiato frecciatine nei confronti del Sindaco, accusandolo di una gestione centralizzata del potere.
“Non c’è una progettazione, non esiste un indirizzo a medio lungo termine di quale sarà il futuro di questa città – ha sentenziato Emidio Nardini – La classe dirigente non è consapevole delle potenzialità del nostro territorio. C’è il rischio di ritrovarci senza prospettive, tutto ciò andrà discapito delle generazioni future".