Per il Piceno l'impegno della Regione, inesistente quello del Governo

Per il Piceno l'impegno della Regione, inesistente quello del Governo

Sulle Pmi bandi per 14 milioni di euro, 13,7 milioni per l’elettrificazione della ferrovia

Lo afferma l’assessore regionale al Piceno, Antonio Canzian, in risposta alle considerazioni formulate dal presidente di Confindustria e pubblicate sulla stampa odierna.
“La crisi che attraversa il Paese – sostiene Canzian - è molto seria e nel Piceno la situazione è ancora più grave. Il Governo nazionale tagliando drasticamente le risorse per  gli investimenti, la ricerca, l’innovazione e quelle per le Regioni e gli enti locali ha accentuato ancor più le difficoltà di un territorio come il  nostro.
Tutti siamo per la riduzione del debito pubblico e per l’efficienza, ma colpendo gli investimenti e la coesione sociale non si va da nessuna parte.
La Regione vuole difendere il lavoro, la coesione sociale e sostenere lo sviluppo. In questa direzione sono andate le intese e i protocolli con i Sindacati dei lavoratori, con le Associazioni degli artigiani, con la stessa Confindustria regionale.
Accordi con i quali si sono rifinanziati gli incentivi per i contratti di solidarietà, per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani laureati, per la stabilizzazione dei contratti a termine, per progetti sperimentali di occupazione, per i contributi di solidarietà, per la cassa integrazione in deroga e altre misure sociali per le famiglie più colpite dalla crisi. Abbiamo impostato nuove azioni come il prestito d’onore per le nuove imprese, rifinanziato le risorse per le garanzie di secondo livello per continuare ad assicurare liquidità alle imprese.
Queste misure hanno un forte impatto nel Piceno, che, più di altre zone, è colpito dalla cassa integrazione, dalla disoccupazione e dalla precarietà.
Difesa del lavoro e coesione dunque. Ma anche sviluppo: la Regione il mese scorso ha emanato due bandi per le piccole e medie imprese per sostenere l’innovazione dei processi aziendali e per la promozione della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale: parliamo di complessivi 14 milioni di euro e le domande per accedere alle risorse scadranno rispettivamente a Marzo e ad Ottobre.
Gli impegni che il Governo regionale si è assunto vengono rispettati anche sul piano degli investimenti pubblici per infrastrutture fondamentali: 13,7 milioni € per l’elettrificazione della ferrovia Ascoli – Porto d’Ascoli, per il sottopasso a San Benedetto e per le nuove fermate ferroviarie pongono le basi per la realizzazione della Metropolitana di superficie.  Il finanziamento per 1,3 milioni € del Centro intermodale del Tronto di Castel di Lama.
Sono disponibili 10 milioni € per la realizzazione del III lotto 1° stralcio Val Tronto - Val Tesino della Mezzina. Abbiamo investito circa 6 milioni di € sui Progetti territoriali integrati volti alla tutela e alla valorizzazione del territorio che toccano sostanzialmente tutti i Comuni del Piceno.
Finalmente le risorse messe a disposizione da anni dalla Regione Marche per il Polo universitario di Ascoli Piceno potranno essere utilizzate: sono circa 8milioni di €. La Regione, in realtà, sta facendo la sua parte, pur nelle immense difficoltà che ricordavo. Purtroppo è il Governo che è scomparso dal Piceno, drammaticamente! In campagna elettorale, solo pochi mesi fa ricordiamolo, promise fondi per la bonifica e riconversione della Carbon: niente!
 Le uniche risorse su questo progetto sono quelle impegnate dalla Regione per la bonifica e ristrutturazione di Villa Tofani, circa 1,5 milioni di euro.
Questi impegni disattesi pesano come macigni e sono questi e non altri gli schiaffi che il Piceno ha avuto!  Io non mi sottraggo alle mie responsabilità e ritengo giusto chiedere che la Regione accentui ancor più la sua attenzione per il nostro territorio e io farò del tutto affinché ciò avvenga, ma è anche necessario che tutti, e sottolineo tutti, intraprendano finalmente azioni adeguate per far sì che anzitutto il Governo nazionale almeno rispetti gli impegni assunti e questo me lo aspetto anche e soprattutto dai rappresentanti delle categorie produttive”.