Vitalizi ai consiglieri regionali, la proposta di Natali

Vitalizi ai consiglieri regionali, la proposta di Natali

«Spostare il diritto dagli attuali 60 anni a 65 anni e ridurre l'indennità pensionistica»

E purtroppo si è passati da un emendamento firmato da Binci (SEL)con cui si chiedeva l’abolizione del vitalizio ma a partire dal 2015 ad un altro subemendamento(sostitutivo di quello di Binci) firmato da Bugaro (Pdl) con una trentina di adesioni(di tutti i gruppi)in cui si stabiliva che qualsiasi Consigliere Regionale che lo avesse voluto avrebbe potuto rinunciare al vitalizio.
E’facile comprendere l’estrema strumentalità delle due proposte, la prima che in sostanza pretendeva che gli attuali Consiglieri Regionali potessero decidere sui diritti di altri senza alcun loro coinvolgimento(della serie tutti omosessuali con le chiappe altrui) e la seconda con l’escamotage di ipotizzare che  il problema del vitalizio dei consiglieri regionali doveva essere considerato un problema personale di ognuno di loro (scoprendo l’acqua calda ,come se non rientrasse nella disponibilità dei Consiglieri regionali di fare quello che vogliono sia della indennità che percepiscono durante il mandato che del vitalizio pensionistico,quando invece la questione deve essere affrontata e risolta normativamente e nei confronti di tutti, noi Consiglieri Regionali eletti nel periodo 2010-2015 per primi) . 
E’ per questo che insieme a Zinni, Acquaroli e Foschi abbiamo dichiarato di non partecipare al voto riservando di presentare una apposita proposta di legge diretta a spostare il diritto al vitalizio dagli attuali 60 anni a 65 anni (come tutti i comuni mortali non consiglieri regionali) e di far ridurre l’indennità pensionistica ad euro 516.46 mensili(la pensione sociale )ben potendo i consiglieri regionali con l’indennità percepita durante il mandato provvedersi di una propria pensione integrativa. E con buona pace di Binci, Bugaro e altri, in quella sede i consiglieri regionali dovranno scegliere, dando il modo a tutti gli elettori di comprendere la realtà dei loro convincimenti e dei loro scopi».

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