Prima del voto a Palazzo Madama Viespoli di Fli rilancia un'ultima offerta: il governo si dimetta e i finiani si asterranno nella mozione. Il premier dice no e si va allo scontro diretto a Montecitorio. Al Senato Di Pietro si scaglia contro il governo: «Voti comprati». Alla Camera il capogruppo Cicchitto risponde all'ex pm: «Una straordinaria figura di laureato semi analfabeta».
Nel frattempo Berlusconi fa sapere che andrà avanti anche con una ristretta maggioranza. Si sgonfia poi il caso delle deputate incinte: tutte presenti, la Bongiorno addirittura su una sedia a rotelle. La partita sembra aperta e si gioca su pochi voti.