Travanti: Legambiente starebbe bene in Bulgaria

Travanti: Legambiente starebbe bene in Bulgaria

«Prima di me il verde pubblico ad Ascoli era un disastro. Chi oggi mi critica dov'era allora?»

Classe 1966, una licenza media e l’esperienza come barbiere. Poi la svolta, la passione per la politica e la rapida ascesa. Eletto a suon di voti nelle file di Forza Italia, dal 2004 fa parte dell’amministrazione comunale di Ascoli. Oggi Claudio Sesto Travanti è assessore all’Ambiente. Una poltrona sempre più calda.

Partiamo dalle aree per cani. L’amministrazione ha in programma di costruire in città 66 zone destinate ai nostri amici a quattro zampe.
«Su 20 mila famiglie ascolane ci sono 6.300 cani registrati. Da molto tempo ci chiedono uno spazio adeguato. Dall’altra parte il resto degli abitanti sono infastiditi da coloro che non raccolgono gli escrementi degli animali per strada. Per arrivare a questo progetto c’è voluto tempo: ho chiesto il parere alle circoscrizioni, ho seguito una lunga e giusta burocrazia. Mi meraviglio che ci sia qualcuno che non approvi il progetto».

Cosa ci dice dell’area in via Mamiani?
«Non sarà realizzata subito, ma entro i prossimi due anni. Nella zona vi sono undici pini d’aleppo storti e pericolosi. Qualche tempo fa due piante sono cadute all’improvviso. Mi sono giunte più segnalazioni da parte di abitanti allarmati. Abbiamo ascoltato il parere del nostro consulente forestale Morelli: due piante saranno presto abbattute. Per le altre valuteremo più in là».
 
Valentina Bellini, consigliere del Pd, critica l’abbattimento dei pini e degli oleandri in via Mamiani per l’incolumità dei cani.
«L’oleandro è una pianta tossica, come anche indicato dalla delibera di giunta n. 34 del 12 marzo 2008. Il pino d’aleppo non è una specie protetta. Solo la Bellini non lo sa. Mi stupisco ancora una volta che un consigliere comunale intervenga preventivamente. Ci sono alcuni politici interessati solo ad andare sui giornali, per proprio rendiconto elettorale. Mi piacerebbe vederli amministrare. Si renderebbero conto delle tante difficoltà e dei pochi soldi a disposizione. Tra l’altro la Bellini deve ricordarsi che prima del 2004 la situazione del verde pubblico ad Ascoli era disastrosa. Perché prima nessuno parlava?».
 
Com’era la situazione prima del suo avvento?
«Non esisteva una vera programmazione. Con il mio arrivo abbiamo cominciato ad operare nelle aree verdi nelle scuole, poi abbiamo rimesso a nuovo i quartieri. Nelle aree per cani abbiamo piantato oltre mille piante di alloro di un metro e mezzo, ma nessuno se lo ricorda. Prima il taglio dell’erba veniva fatto solo dove “faceva comodo” a qualcuno. Da sei anni a questa parte il lavoro è stato tanto. Ci restano però ancora tre zone da sistemare: l’Annunziata, il Sacro Cuore e San Marco. Ho richiesto i soldi. L’ultima parola sarà del sindaco».
 
Tornando ai cani, in arrivo anche sanzioni per i proprietari “incivili”?
«Già da un po’ ci sono vigili in borghese che stanno elevando multe a chi va in giro col cane privo di guinzaglio e sacchetto per raccogliere gli escrementi. Abbiamo intenzione di aumentare le contravvenzioni: dalle attuali 25 euro a circa 100. Purtroppo a volte ti ascoltano solo quando tocchi loro il portafoglio…».

Negli ultimi tempi Legambiente Ascoli si è spesso scagliata contro i suoi progetti, polemizzando per i troppi tagli e potature in città.
«Ricordo che volevano far parte di una commissione consultiva e dare il loro parere. All’epoca pensai non fosse una cosa costruttiva. Non si trovano d’accordo con i tagli delle piante? Allora si assumano la responsabilità con una dichiarazione scritta. La verità è che starebbero bene in Bulgaria. Là ci sono piante messe a dimora e mai curate. Quello è il loro ambiente».