Sondaggi: c'è voglia di un terzo polo

Sondaggi: c'è voglia di un terzo polo

 

"Assistiamo ad un cambiamento vero della politica italiana: non solo la conclusione della vicenda Berlusconi dopo 17 anni, ma anche l'avvio di altri fenomeni", ha detto il ricercatore.
"Lo stato d'animo complessivo del Paese postula la necessità di un cambiamento. Dall'annuncio di [Gianfranco] Fini [che ha ritirato la delegazione del Fli dal governo] al 14 dicembre [quando si voterà la fiducia al governo] non si capisce dove andare, complice una legge elettorale che non permette di capire", ha aggiunto Pessato.
Cosa si aspettano gli italiani? Secondo l'Swg si aspettano "il superamento degli assetti attuali: è evidente che questo sistema non sta dando frutti e che siamo all'avvio della crisi del bipolarismo. Gli imputati principali sono i due partiti maggiori (Pdl e Pd) anche se la legge elettorale li aiuta, ma è come un palliativo. Però non conterà più dopo le prossime elezioni: sarà un disastro con un meccanismo multipolare, che non è solo un fenomeno italiano".
La spinta federalista, al 10% nel 1997, è rimasta sostanzialmente invariata fino al 2005 (12%) per poi esplodere nel 2009 (23%) e nel 2010 quando ha toccato il 30%.

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