Al di là delle motivazioni formali (la risposta ad un’interrogazione urgente deve essere scritta) si chiedevano al Sindaco delucidazioni in merito ad una decisione che appare incomprensibile e priva di ogni logica di razionalizzazione reale e si chiedeva se si aveva intenzione di ritirare la delibera e chiedere alla Regione la deroga di un anno su questo provvedimento. Tema di massima urgenza visto che ogni richiesta deve essere necessariamente presentata entro l’8 di questo mese.
Ci ha colpito soprattutto il fastidio e il nervosismo con i quali il Sindaco ha reagito davanti ad una presenza numerosa di cittadini che semplicemente cercavano di capire una scelta che è caduta sulle loro teste.
Il problema della scuola, nella sua globalità, è, insieme a quello del lavoro, il tema centrale per la rinascita della nostra città; bisogna farvi fronte con serietà e senso di responsabilità; non si può pensare di amministrare una città come Ascoli solo attraverso gli annunci mirabolanti a quattro colonne sui giornali e avere reazioni indispettite quando ci si trova faccia a faccia con gli ascolani in carne ed ossa.
E’ tempo di concretezza; come minoranza proponiamo per il problema specifico che il sindaco chieda una deroga per il prossimo anno scolastico sul “piano” di dimensionamento; per quanto riguarda la razionalizzazione del sistema scolastico e gli altri problemi gravi inerenti alla scuola, causati dai tagli operati dai ministri Gelmini-Tremonti, siamo pronti a partecipare a conferenze di servizio e a tavoli di confronto che vedano protagonisti insieme all’amministrazione genitori, operatori della scuola, sindacati.
Per arrivare a scelte magari anche difficili e dolorose, ma condivise e responsabili. E’ così che noi intendiamo la gestione partecipata della cosa pubblica e la trasparenza, tema che a parole sembra essere molto caro al sindaco. Siamo pronti a dare il nostro contributo per passare dalle parole ai fatti».