Al termine di un Consiglio dei ministri durato poco più di mezz'ora, Giulio Tremonti scende in sala stampa e dice che la nuova Finanziaria si limita a "riflettere la contabilità in atto", senza introdurre varianti rispetto alla manovra correttiva della scorsa estate. Messi in sicurezza i conti pubblici, Tremonti dice che ora il governo avvierà una nuova fase della politica economica più orientata allo sviluppo.
"Se ci sono opportunità, necessità, come tutti gli anni saranno gestite con il decreto di fine anno. Con il provvedimento di fine anno si aggiustano alcune voci che riteniamo meritevoli di proroga", spiega il ministro dell'Economia citando non solo l'istruzione ma anche gli ammortizzatori sociali.
Il testo che esce da Palazzo Chigi - e votato all'unanimità, sottolinea Tremonti - ha un contenuto molto tecnico, essendo composto da un unico articolo e da un insieme di tabelle.
Il provvedimento contiene rimodulazioni di spesa già inserite in bilancio per 13,5 miliardi in tre anni: 1 miliardo circa nel 2011, 3 miliardi nel 2012 e 9,5 miliardi per il 2013.