Bellini: fuori la politica dalla Quintana

Bellini: fuori la politica dalla Quintana

«Nessuna norma statutaria che possa far decidere al Magnifico Messere di rinviare le elezioni»

Prima di lui, ci si divideva per l’ingaggio di un cavaliere più o meno bravo, per i personaggi da inserire nel corteo storico, per organizzare le varie attività del rione ma tutti avevano un obiettivo comune: il bene e le finalità dell’intera manifestazione.
Oggi molto si è perso di quel sano spirito di competizione e di partecipazione unitaria dei tanti ascolani quintanari; dominano la conta politica, la sommaria divisione tra rossi e neri, e soprattutto la distruzione di tutto quello che non è riconducibile ad una parte politica. Fino ad arrivare (Porta Tufilla, 2003) a far votare, contro ogni regolamento statutario, per liste contrapposte.
L’iscrizione agli albi di sestiere sembra imitare tutti i mali peggiori della politica: tesseramento “a pacchi”,  divisioni e personalismi in ogni sestiere, per arrivare alla situazione odierna con due sestieri commissariati, uno senza console, un ex capo sestiere che rischia la radiazione e l’attuale sindaco, subentrato a Celani, che sembra continuare l’opera di smantellamento della nostra rievocazione storica.
Castelli aveva annunciato una grande consultazione quintanara per porre rimedio alla situazione ma la sua “campagna di ascolto” evidentemente si è ridotta a sentire, nel suo ufficio all’Ente Quintana, solo qualche membro degli attuali comitati: le assemblee dei soci di sestiere, “l’organo sovrano del sestiere” come recita lo Statuto, cioè la base delle diverse anime quintanare sono state dimenticate.
Occasioni e tempo persi a cui si cerca di rimediare tirando a campare, con  il rinvio delle elezioni nei sestieri senza mettere nemmeno mano a quelle modifiche vere di cui la Quintana ha bisogno: democrazia dal basso, distinzione tra organizzazione e controllo, consiglio di amministrazione paritario tra i vari enti finanziatori, incompatibilità tra cariche politiche e responsabilità quintanare, limiti e criteri sulla rieleggibilità di capo sestiere.
Basta un pizzico di buona volontà: se il metodo degli albi di quartiere (un  “mostro” prodotto da Celani)  ha bisogno sicuro di essere rivisto non si può addurre questo come motivo per rimandare le elezioni per il rinnovo dei comitati di sestiere.
Non c’è nessuna norma statutaria che possa far decidere al Magnifico Messere di rinviare le elezioni anche perchè gli albi di sestiere sono stati aggiornati con nuove iscrizioni appena lo scorso maggio. Sarà compito dei nuovi comitati di sestiere eletti poi discutere e approvare tutti i miglioramenti di cui la manifestazione ha bisogno.
Meglio una democrazia imperfetta che l’annullamento della democrazia. La politica faccia un passo indietro e si fidi: l’impegno vero, sincero, degli appassionati quintanari meglio di chiunque altro può rendere di nuovo la Quintana la prestigiosa manifestazione che è: luogo di incontro tra cittadini, spazio di leali campanilismi, di identità e di orgoglio della città intera».