Canzian e Donati replicano all’assessore provinciale Gabrielli

Canzian e Donati replicano all’assessore provinciale Gabrielli

«Ospedali Riuniti significa anche avere finalmente il coraggio di integrare davvero le due strutture»

Sarebbe questo un modo efficace per realizzare davvero una integrazione verso l’alto delle prestazioni sanitarie e di invertire la mobilità passiva verso l’Abruzzo”. Lo afferma l’assessore regionale, Antonio Canzian, in merito alle considerazioni espresse dall’assessore provinciale Bruno Gabrielli, in vista del Consiglio congiunto sulla sanità.
A Gabrielli replica anche l’assessore regionale Sandro Donati, al quale evidenzia che “questi richiami alla presunta inutilità dei rappresentanti del Piceno in Giunta regionale sono esternazioni noiose e completamente estranee all’argomento in discussione. Giusto per fornire qualche rassicurazione, tengo a precisare che negli ultimi mesi il nostro principale lavoro consiste nel reperire risorse regionali e comunitarie per garantire standard qualitativi ai molteplici ambiti di intervento di tutta la Pubblica Amministrazione decentrata marchigiana, che possano supplire ai drammatici tagli contenuti nella manovra finanziaria del Governo Berlusconi”.
Canzian sottolinea inoltre che “Ospedali Riuniti significa anche avere finalmente il coraggio di integrare davvero le due strutture, lasciandoci alle spalle piccoli o grandi interessi di bottega che nulla hanno a che vedere con la salute dei cittadini. In questo contesto la nomina del nuovo direttore della Zona 13 non è rinviabile, pena la credibilità del processo. Da sempre sono convinto che si può governare solo con il consenso dei territori e mai contro. A Gabrielli, così critico nei miei confronti, ricordo che, pur essendo assessore regionale da soli cinque mesi, sto cercando di fare il possibile e l’impossibile per ricavare dalle pieghe di un bilancio regionale drammatico le risorse per questo territorio e di rimettere in piedi progetti decisivi come Sgl Carbon, l’accordo di programma Val Tronto-Val Vibrata, nonché percorrere gli spazi residui della vertenza Ahlstrom”.