Il Sindaco Castelli aveva già avuto modo di conoscere Ricci ad Ascoli grazie ai “buoni Uffici” del governatore Ferruccio Squarcia in occasione dell’ultimo meeting distrettuale del Rotary.
L’Associazione che Ricci presiede è nata nel 1997 da una felice intuizione di sette amministrazioni comunali convinte dell’utilità di costruire una collaborazione con altre città e con altri soggetti per migliorare la capacità progettuale delle proprie realtà territoriali e sviluppare politiche di valorizzazione sulle quali far convergere capacità, competenze e responsabilità a più livelli.
L’incontro avuto oggi con il Sindaco Castelli è stata una proficua opportunità di confronto principalmente su due temi: la pratica Unesco avviata dalla città di Ascoli Piceno e la tradizione francescana che lega Ascoli alla città natale del Santo.
“Il mio collega” sottolinea Castelli “mi ha fornito delle importanti delucidazioni sulla pratica per l’inserimento di Ascoli nella lista Unesco. Mi ha confermato – continua Castelli - la piena validità del tema del Travertino quale elemento di forza su cui impostare il piano di gestione sebbene non mi abbia nascosto le difficoltà oggettive di ottenere l’ambito riconoscimento. Ultimamente l’Organizzazione mondiale si sta orientando verso la scelta di siti extraeuropei anche in ragione della molteplice presenza dei centri storici italiani.
Dal confronto è emerse anche la possibilità di una valorizzazione in sede Unesco anche della stessa Quintana, nella sua realtà di “Patrimonio immateriale della città”.
Il Presidente delle Associazione delle Città italiane patrimonio dell’Unesco, tuttavia, ha incoraggiato Castelli nel continuare sulla via già intrapresa ed avviare la procedura di candidatura che, al di là di un concreto successo ai fini del riconoscimento, attiva a livello locale un modello di progettualità strategica che, comunque, contribuisce alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio storico-artistico ascolano.
Il secondo tema affrontato dai due Sindaci è stata la tradizione francescana che accomuna le due città . “Ad Ascoli – afferma Castelli – la tradizione francescana è molto importante, non a caso Niccolo IV fu il primo Papa francescano e francescano fu anche Papa Sisto V che ebbe occasione di studiare nella nostra città. Sulla base di queste evidenze storiche ho colto l’occasione per prospettare a Ricci rapporti di collaborazione riguardanti itinerari religiosi e culturali tra Assisi ed Ascoli”. Ad ottobre il sindaco Ricci ricambierà la visita e sarà ad Ascoli per un approfondimento tecnico delle questioni affrontate.