Sanità, il punto su Inrca e servizio regionale

Sanità, il punto su Inrca e servizio regionale

Spacca è intervenuto sull’iniziativa inerente la messa in rete dei piccoli ospedali

Obiettivo fare il punto sull’evoluzione del Servizio sanitario regionale e il nuovo Inrca, ora che il “Network nazionale sull’invecchiamento e la longevità attiva” sta per essere formalizzato e avviato. Una rete che avrà come soggetto coordinatore proprio l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) Inrca di Ancona, unico Irccs tra i 42 esistenti, che opera nell’area della Geriatria e Gerontologia.

“Il progetto Inrca – Agenzia nazionale per l’invecchiamento, ribattezzato Network dal Ministero per la Salute – ha detto Spacca nella conferenza stampa seguita all’incontro – rientra tra i progetti prioritari della legislatura. Perciò abbiamo organizzato questo incontro, che avvia rapporti più fluidi tra i soggetti coinvolti nel Network stesso. I punti su cui lavorare sono diversi, innanzitutto occorre velocizzare la realizzazione della nuova sede. Abbiamo le risorse e il progetto, occorre far sì che il crono programma sia accelerato e rispettato nelle sue scadenze. I lavori saranno avviati nel settembre del prossimo anno, per concludersi entro il 2014. Accanto alla sede del nuovo Inrca, altro punto su cui lavorare è la governance del Network. Il Comitato d’indirizzo sta per essere costituito, in modo da entrare subito nella fase operativa del progetto.”
Il Presidente è poi intervenuto sull’iniziativa inerente la messa in rete dei piccoli ospedali. “Nella programmazione regionale – ha continuato Spacca – rilevante è anche il coordinamento Regione-Asur-Inrca per la gestione dei piccoli ospedali regionali. Una funzione che fornisce all’Inrca ancora maggior autorevolezza, come coordinatore del Network nazionale sull’invecchiamento. Un ruolo che sarà certificato dalla visita ufficiale da parte del Ministro per la Salute, con cui abbiamo un impegno in tal senso”.
Spacca ha poi sottolineato la rilevanza anche non prettamente sanitaria del progetto. “Lo sviluppo della ricerca tecnologica non sanitaria contenuta nel progetto – ha ricordato – può avviare benefiche relazioni con il nostro sistema industriale. Il progetto domotica ne è un esempio. Dopo averlo presentato due anni fa a Roma, non abbiamo però ancora avuto risposte dal ministero, mentre Bruxelles ha già detto il suo sì. Bisogna quindi fare sistema, affinché anche il Governo nazionale si renda conto dell’importanza del progetto domotica e delle relazioni positive che si possono instaurare con il Network per l’invecchiamento”.
L’assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani, ha ricordato come “questo progetto inserisce ancor più a pieno titolo le Marche nel novero delle Regioni d’eccellenza in materia sanitaria”. Il dirigente del Servizio Salute della Regione, Carmine Ruta, ha illustrato i dettagli del progetto, dando l’dea di come sarà concretamente la nuova struttura sanitaria. Una realtà semplice, razionale e all’avanguardia, in grado di consentire al meglio la funzionalità dell’Istituto, sempre più vera e propria agenzia per l’invecchiamento.
Il direttore generale dell’Inrca, Antonio Aprile e il presidente del Comitato d’indirizzo e verifica dell’Istituto, Don Vinicio Albanesi, nei loro interventi si sono focalizzati sulla realtà sanitaria regionale, con attenzione sulle attività e sui dati inerenti gli anziani. Formazione dei medici in base alla geriatrizzazione delle competenze, strutture di lungo degenza e standard di qualità – comprese le case di riposo – ricerca, accompagnamento alla morte, gli argomenti trattati.
“Quasi la metà dei ricoveri – ha detto Albanesi – registrati nelle Marche nel corso del 2009 in strutture per adulti, ha riguardato over 65enni. Questo dato da solo fa capire la rilevanza del progetto Inrca – longevità attiva”.