Intervenendo nella città russa di Yaroslavl a un forum sulla democrazia, il premier, coinvolto in due processi per corruzione, falso in bilancio e frode fiscale, ha anche accusato la magistratura di attentare alla governabilità del paese facendo intendere di considerare prioritario uno scudo giudiziario per chi guida l'esecutivo.
"Il mio governo andrà avanti tranquillo nelle grandi riforme che ci attendono ancora per i tre anni della legislatura", ha detto Berlusconi che a fine mese parlerà alla Camera sulla situazione del Paese dopo che 34 deputati e 10 senatori leali a Fini sono usciti dal Pdl privandolo di una maggioranza certa.
"Sono piccole questioni di professionisti della politica che vogliono avere la loro aziendina politica per poter contare nella politica ma che non toccano la governabilità", ha aggiunto Berlusconi cercando di minimizzare le critiche di Fini alla politica della maggioranza.
Nelle scorse settimane il premier ha minacciato più volte il ritorno alle urne per fare pressione su Fini e seguaci, il cui nuovo movimento ha bisogno di tempo per organizzarsi sul territorio e potrebbe registrare risultati molto scarsi in caso di un ritorno immediato alle urne.
Il presidente della Camera ed ex cofondatore del Pdl ha accusato Berlusconi di gestire il partito come un monarca e minacciato di non far passare leggi che proteggano interessi personali.
Ma nel desiderio di rimandare il confronto con gli elettori, Fini ha anche assicurato che voterà la fiducia a Berlusconi per tutta la legislatura e di essere favorevole a una legge che sospenda i processi per tutto il mandato del capo del governo.
Il cosiddetto scudo giudiziario è un obiettivo da tempo perseguito da Berlusconi convinto che dei magistrati politicizzati vogliano ribaltare l'esito delle urne con le loro inchieste.