Il monte della Sibilla e la Grotta rappresentano un binomio costituito da inscindibili aspetti storici, culturali, archeologici, ambientali e geologici, che mostrano un patrimonio più che millenario da tutelare e valorizzare. Per questi motivi la Giunta regionale sottoscrive il protocollo d’intesa perché pone molta attenzione alla cultura e al turismo, settori distintivi per il nostro territorio, soprattutto dal punto di vista occupazionale”.
Così l’assessore regionale ai Progetti speciali per il Piceno, Antonio Canzian, ha voluto sottolineare, durante la conferenza stampa tenutasi presso la Sala Consiliare di Palazzo San Filippo, l’importanza del sito culturale della “Grotta della Sibilla”, legata alla leggendaria fata che non trova traccia nei racconti del contado ascolano, ma soltanto nelle narrazioni tramandate delle zone di montagna comprese tra il massiccio del Vettore e il monte Sibilla.
Alla sottoscrizione dell’intesa, presenti il presidente della Provincia Piero Celani, il presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini, Massimo Marcaccio, il presidente della Comunità Montana dei Sibillini, Cesare Milani e il Sindaco del Comune di Montemonaco, Onorato Corbelli. Canzian dopo l’introduzione di Celani che ha posto l’accento ”sulla necessità di accendere i riflettori sulle peculiarità del territorio Piceno in particolare sulle eccellenze culturali delle nostre zone montane”, ha sottolineato l’importanza “di promuovere le iniziative culturali in un contesto multidisciplinare, coinvolgendo comunità locali e studiosi”.
“Inoltre,– ha concluso l’Assessore – nel giugno scorso abbiamo finanziato il progetto denominato il percorso della Sibilla, erogando al Comune di Montemonaco 120mila euro”.
L’accordo, che ha validità un anno con possibilità di proroga, prevede una serie di attività integrate e finalizzate alla valorizzazione degli aspetti legati alla figura della Sibilla, con approfondimenti di carattere storico, archeologico, all’antropologico e ambientale. Per questi motivi è stato costituito un tavolo istituzionale con i rappresentanti (in tutto cinque) degli enti sottoscrittori del protocollo d’intesa, che si avvarrà di un Comitato scientifico formato da un delegato della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, da un rappresentante della Università di Camerino - Facoltà di Geologia, e da un incaricato del Centro Studi Tradizioni Picene.