I segreti del 'Caso Calipari'

I segreti del 'Caso Calipari'

Nicola Calipari operava in Iraq con il grado di capo dipartimento del Sismi

Il 4 Giugno 2006 la trasmissione di Milena Gabanelli, Report, mandava in onda una ricostruzione de L'Ultimo Giorno di Nicola Calipari. Tra gli Intervistati c’era Wayne madsen che ribadiva la sua convinzione, sostenuta da riscontri interni, che “la [National Securty Agency statunitense] NSA stesse ascoltando le comunicazioni di Calipari e che l’esercito fosse a conoscenza di queste comunicazioni sia all’aeroporto che a Baghdad e nella cosiddetta Green Zone”
Degno di nota per il lettore, Wayne Madsen era stato chiamato dal Comitato di Indagine del Parlamento Europeo sul Sistema di Intercettazioni ECHELON (Committee on the ECHELON Interception System), era stato intervistato sullo stesso soggetto da una delle piu’ importanti trasmissioni televisive statunitensi “60 Minutes” della rete NBC; e aveva pubblicamente messo in guardia I ministri del governo della Danimarca (paese d’origine della sua famiglia): Siete sotto sorveglianza!
Seguono le citazioni dell’intervista a Madsen per Report:
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1067122,00.html

GIOVANNA BOURSIER
Ma i comandi americani non sapevano cosa stava facendo Calipari a Baghdad e dove si trovava in quelle ore?
Secondo Madsen ex agente dell’agenzia di sicurezza americana, che durante l’amministrazione Reagan lavorava al "centro di valutazione delle comunicazioni", l’NSA controlla tutti i telefoni nelle zone considerate a rischio. 



WAYNE MADSEN- ex agente USA
Essendo Calipari un alto funzionario dei servizi segreti italiani e anche il responsabile delle trattative per la liberazione di un ostaggio, le sue conversazioni erano di grande interesse non solo per la NSA ma anche per le alte cariche dell’amministrazione Bush.



GIOVANNA BOURSIER
Quindi l’Nsa conosceva gli spostamenti di Calipari e probabilmente ascoltava le sue conversazioni? Giusto?



WAYNE MADSEN- ex agente USA
Credo che la NSA stesse ascoltando le comunicazioni di Calipari e che l’esercito fosse a conoscenza di queste comunicazioni sia all’aeroporto che a Baghdad e nella cosiddetta Green Zone, perché Calipari stava negoziando per liberare la giornalista Giuliana Sgrena.
In più se consideriamo il fatto che Negroponte doveva passare per quella strada, questo significa che il monitoraggio dell’area da parte dell’intelligence era ancora maggiore del solito.



GIOVANNA BOURSIER
Quindi lei dice che qualcuno stava ascoltando le conversazioni di Calipari in tempo reale?



WAYNE MADSEN- ex agente USA
Sarei molto sorpreso se non ci fossero state delle trascrizioni delle conversazioni di Calipari con Roma.



GIOVANNA BOURSIER
Quando i membri della commissione italiana hanno chiesto se c’erano immagini satellitari e registrazioni telefoniche la risposta americana è stata no.

CESARE RAGAGLINI- capo delegazione italiana comm. congiunta
Beh il problema prima ancora che nostro è un problema americano. Perché se vi sono delle registrazioni non sono state fornite all’autorità americana e cioè all’ufficiale investigatore, quindi questa è una questione che riguarda prima ancora che noi gli americani, cioè all’ufficiale investigatore americano sarebbero state sottratte delle prove.



GIOVANNA BOURSIER
E sarebbe abbastanza grave..



CESARE RAGAGLINI- capo delegazione italiana comm. congiunta
Penso che nel codice penale americano credo che sia sufficientemente grave.

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