Piano antenne, Pesarini interroga il sindaco

Piano antenne, Pesarini interroga il sindaco

«Necessità impellente per la città disporre di un adeguato progetto»

Ecco il testo dell'interrogazione:

PREMESSO:
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Che in data 08 luglio 2010 risulta essere stata presentata agli atti della Provincia di Ascoli Piceno e del Comune di Ascoli Piceno la domanda per l’avvio del procedimento di verifica relativa al progetto di”Installazione di stazione radio base per telefonia mobile in via Salaria Inferiore” presso Villa Rendina in località Brecciarolo;
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Che nel mese di Marzo 2010 sulla stampa locale veniva ricordata la problematica sollevata dai residenti e dai comitati spontanei sulle due antenne di telefonia mobile poste a Campo Parignano in Via Piave (Ericsson) e a Santa Chiara in via Tagliamento (Telecom Italia) che le vedeva localizzate in vicinanza di abitazioni, scuole elementari, una scuola materna, una scuola media ecc;
VISTA la vigente normativa nazionale e regionale in materia di impianti di telefonia mobile, ed in particolare la Legge 22/2/2001 n. 36 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” e la Legge Regionale 13/11/2001 n. 25 “Disciplina regionale in materia di impianti fissi di radiocomunicazione al fine della tutela ambientale e sanitaria della popolazione”;
RICHIAMATO l’art. 5 della Legge Regionale n. 25/2001, il quale dispone che:
“I Comuni, entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge, adottano un proprio regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”;
RICHIAMATO inoltre l’art. 7 della Legge Regionale n. 25/2001, il quale dispone che: “ E’ vietata l’installazione dei sistemi radianti relativi agli impianti di radiodiffusione: a) sugli edifici destinati ad abitazioni, a luoghi di lavoro o ad attività diverse da quelle specificatamente connesse all’esercizio degli impianti stessi; b) su ospedali, case di cura e di riposo, edifici adibiti al culto, scuole ed asili nido, parchi pubblici, parchi gioco, aree verdi attrezzate e impianti sportivi; c) in zone classificate dagli strumenti urbanistici come zone di interesse paesaggistico - ambientale, storico-architettonico, monumentale ed archeologico. 2. E’ vietata l’installazione di impianti per telefonia mobile: a) su immobili vincolati ai sensi del Titolo I° del d.lgs. 29 ottobre 1999, n. 490 o individuati dai Comuni come edifici di pregio storico-architettonico; b) su ospedali, case di cura e
di riposo, edifici adibiti al culto, scuole ed asili nido, parchi pubblici, parchi gioco, aree verdi attrezzate e impianti sportivi ”;
VISTA la delibera di Giunta Comunale n.94 del 22 settembre 2009 per oggetto “Atto di indirizzo per la redazione di un Piano di telefonia mobile finalizzato all’individuazione di siti idonei alla localizzazione di nuovi impianti per la telefonia mobile” destinando risorse complessive di €20.000,00;
VISTA la Determinazione n.1548 del 12/10/2009 “REDAZIONE DI UN PIANO DI TELEFONIA MOBILE FINALIZZATO ALL’INDIVIDUAZIONE DI SITI IDONEI ALLA LOCALIZZAZIONE DI NUOVI IMPIANTI PER LA TELEFONIA MOBILE - AFFIDAMENTO INCARICO AL PARTNER ESTERNO UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE”;
VISTA la Determinazione n.1639 del 29/10/2009 ” REDAZIONE DI UN PIANO DI TELEFONIA MOBILE FINALIZZATO ALL’INDIVIDUAZIONE DI SITI IDONEI ALLA LOCALIZZAZIONE DI NUOVI IMPIANTI PER LA TELEFONIA MOBILE - AFFIDAMENTO INCARICO AL PARTNER ESTERNO A.R.P.A.M.“;
CONSIDERATO che sono trascorsi circa nove anni dall’entrata in vigore della Legge Regionale n. 25/2001;
VISTA LA NECESSITÀ IMPELLENTE, PER LA NOSTRA CITTÀ, DI DISPORRE DI UN ADEGUATO “PIANO ANTENNE”.
Interpella il Sindaco per sapere:
1)
Lo stato attuale della redazione del “Piano Antenne”;
2)
Se è prevista una calendarizzazione urgente che permetta in tempi brevi il passaggio in Consiglio comunale per la sua definitiva approvazione;
3)
Se nella richiesta della Telecom Italia di installare un nuovo ponte radio in località Brecciarolo presso villa Rendina, edificio di proprietà del comune di Ascoli Piceno, esiste un’offerta di affitto e in caso affermativo si richiede di illustrarla.
Si richiede risposta scritta e orale in Consiglio Comunale.