Così il presidente, Gian Mario Spacca, ha commentato la firma di questa mattina tra Regione e organizzazioni sindacali confederali e dei pensionati, dell’”Accordo sui percorsi di allineamento delle tariffe delle residenze protette alla normativa vigente. Anni 2010-2013”.
“E’ un impegno forte ed una chiara scelta di campo – ha aggiunto Spacca – L’indicazione di una priorità a favore delle fragilità, che vuole rafforzare la coesione sociale, in un momento difficilissimo anche nella vita delle istituzioni. E’ un’anticipazione della linea che la Regione seguirà a settembre con la redazione del bilancio a base zero che dovrà concentrare le risorse solo su alcune grandi priorità. Continueremo a sostenere il ruolo fondamentale del welfare: nessuno deve restare solo ed i cittadini in situazioni di grave difficoltà, come i non autosufficienti, dovranno avere la priorità e la garanzia di un’adeguata protezione. Con il 67% di tagli ai trasferimenti statali dovremo tirare la cinghia e guardare a quegli investimenti che ci consentono soprattutto di dare sicurezza alla nostra comunità”.
“L’accordo con le parti sociali – ha spiegato l’assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani - rappresenta un punto d’arrivo nel supporto agli anziani non autosufficienti, migliora l’assistenza sanitaria nelle residenze protette e, allo stesso tempo, riduce la quota delle rette a carico dell’utente alleggerendolo nelle spese per l’assistenza. Con un ingente sforzo finanziario per la Regione, viene praticamente raddoppiata l’assistenza fornita, per quanto riguarda sia gli infermieri che gli operatori socio-sanitari, senza aumento della compartecipazione dei cittadini alla retta giornaliera”. “Nonostante la mannaia dei tagli alle risorse nazionali che si abbatterà sulla Regione – ha rilevato l’assessore alla Famiglia e Servizi Sociali, Luca Marconi – non possiamo e non vogliamo rinunciare alla tutela delle fragilità: oggi lo sottolineiamo con forza, con un impegno straordinario di risorse, con la sigla di un accordo che rientra nella strategia complessiva di affrontare la terza e quarta età in termini sia socio-sanitari che assistenziali, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli anziani e delle loro famiglie”.
Di un accordo particolarmente importante che consente di abbattere le tariffe a carico degli utenti e aumentare l’assistenza, parla Gianni Venturi, Segretario generale Cgil, secondo il quale “l’importanza della firma odierna è sottolineata dal contesto drammatico in cui è inserita in ragione del taglio dei trasferimenti alle Regioni da parte del governo centrale. Intervenire su un versante dove la fragilità è forte e crescente, significa dare un segnare forte e indicare la strada delle priorità su cui concentrare le scelte”.
Si tratta di un “accordo importantissimo tenacemente voluto dal sindacato – sottolinea Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl - che aumenta la qualità e la quantità dell’assistenza agli anziani non autosufficienti con l’abbassamento delle rette a carico delle famiglie. Diamo atto alla Regione di aver mantenuto fede all’impegno assunto dopo un lungo confronto con le parti”. “E’ stato raggiunto un accordo dalla valenza duplice – commenta Renzo Perticaroli, Segretario regionale Uil – che aumenta la qualità e la quantità dei servizi alleggerendo i costi a carico dei familiari. In uno scenario di grande difficoltà economico istituzionale, la Regione ha mantenuto gli impegni dando seguito ad un accodo che perseguivamo da tempo; viene così tutelata una fascia sociale molto presente in regione che richiede servizi e assistenza”. Enrico Renzaglia, Segretario Generale FNP Marche, aggiunge che “si è conclusa positivamente una fase avviata anni fa. Infatti, la firma siglata oggi chiude un impegno politico assunto con l’accordo sulla non autosufficienza del 2004 che prevedeva un aumento delle risorse a favore delle persone non autosufficienti”
SCHEDA
Il quadro dell’accordo
L’accordo siglato con le organizzazione sindacali (CGIL Marche, CISL Marche, UIL Marche, SPI CGIL Marche, FNP CISL Marche e UILP UIL Marche) dà seguito al punto sulla “non autosufficienza” del Protocollo d’Intesa sottoscritto dalla Regione con le OO.SS “per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo”.
La Regione impegna così fondi aggiuntivi, rispetto a quelli già a disposizione delle Zone/ASUR, per riqualificare il sistema delle residenze protette per anziani in termini di incremento dell’assistenza infermieristica e socio-assistenziale per gli anziani non autosufficienti ricoverati nelle diverse strutture presenti sul territorio.
L’obiettivo perseguito è quello di raggiungere, nel corso del quadriennio 2010-2013, un livello assistenziale infermieristico e socio-sanitario di 100 minuti al giorno, contro gli attuali 50’, in tutti i posti letto delle Residenze Protette convenzionati e nello stesso tempo di ridurre l’importo della retta a carico dei cittadini al 50% della tariffa giornaliera, come previsto dalla normativa nazionale.
I livelli assistenziali raddoppiano
L’accordo, siglato nella sede regionale, prevede che, a regime, tutte le Residenze Protette abbiano la garanzia del rispetto dei 100 minuti di assistenza al giorno per ogni paziente. Questo significa che la Regione Marche si impegna ad aumentare nelle residenze protette, che attualmente forniscono 50 minuti di assistenza, le somme necessarie per poterle incrementare nel periodo 2010-2013 dei minuti mancanti. L’accordo, così, completa l’assistenza a 100 minuti di tutti i 3.411 posti letto convenzionati. L’assistenza fornita, in termini di infermieri e operatori socio-sanitari, per la maggioranza delle Residenze Protette, verrà quindi raddoppiata.
Le rette si riducono
L’incremento dell’assistenza, inoltre, non comporterà un aumento della compartecipazione dei cittadini alla retta giornaliera, che anzi si ridurranno progressivamente.
Infatti, l’accordo prevede che le somme che eccedano da 41,25 euro al giorno verranno prima ricondotte a tale cifra e poi ridotte sino ai 33 euro dovuti.
Per fare un esempio in termini pratici, dal 1 ottobre 2010 la retta si ridurrà fino a un massimo di -144,55 euro al mese; una riduzione che aumenterà progressivamente per l’utente fino ad arrivare dal 1 gennaio 2013 ad un massimo di -247,43 euro al mese. Lo stesso percorso verrà perseguito con gli enti gestori delle strutture, che vedranno dal 2011 incrementare la loro quota in rapporto all’incremento dell’assistenza fornita.
L’impegno finanziario della Regione
Per ottenere tali benefici la Regione stanzia un fondo di 19.276.865,10 euro per il periodo 2010-2013, di cui 1.517.796,80 euro per l’anno 2010.
Decorrenza
I contenuti dell’accordo saranno operativi a decorrere dal 1 ottobre 2010. Parallelamente verrà dato seguito agli impegni verso gli enti gestori con i quali partirà un tavolo tecnico per la ridefinizione del modello di convenzione.