Così dichiarano, in una nota congiunta, i gruppi consiliari di Pd e Primavera di Ascoli.
«Non solo - proseguono - si è scelto il mercoledì impedendo di fatto la partecipazione delle istituzioni parlamentari e regionali, ma esprime soprattutto la volontà di tenere lontani i cittadini dall’informazione sui danni e sulle conseguenze negative che questa manovra, voluta dal governo Berlusconi, porterà nella vita delle persone comuni.
Come possono i cittadini che lavorano, partecipare ad un consiglio aperto alle ore 13 per di più con il caldo in pieno luglio?
In totale coerenza con il governo di centrodestra si preferiscono i fuochi d’artificio di slogan ad effetto per tenere nell’ignoranza l’opinione pubblica.
Ci auguriamo che il Presidente del Consiglio, si renda conto della “svista” e vorrà porre rimedio ad una decisione che rischia di offuscare il ruolo di garanzia che egli deve svolgere».