«Stiamo facendo tutto il possibile, ma se passerà così la Finanziaria saremo costretti a riconsegnare al Governo la competenza della manutenzione delle strade». Ecco i motivi: «Abbiamo 1.400 chilometri di strade provinciali – continuano Ricci e Galuzzi -, ma le risorse trasferite dallo Stato per la manutenzione e la tutela della sicurezza, in questi anni, sono state del tutto inadeguate. E i danni causati dal maltempo, negli ultimi mesi, hanno aggravato enormemente la situazione…».
Da via Gramsci è partita anche la richiesta dello stato di emergenza, «perché – evidenziano –, ci siamo trovati a fronteggiare 5 milioni di euro di danni. Non c’è stata alcuna risposta: non abbiamo avuto aiuti dallo Stato, di nessun genere». Poi la manovra: «Nonostante le difficoltà, stiamo intervenendo con tutti i mezzi per cercare di garantire la migliore percorribilità della rete viaria. La macchina provinciale sta lavorando con efficienza, ottimizzando risorse e forze disponibili. Ma con il decreto e il taglio ulteriore dei finanziamenti agli enti locali, avremo 140 milioni di euro in meno da qui al 2012: un bilancio insostenibile, con conseguenze drammatiche per tutti i servizi e le attività. E ci sono tagli del 67 per cento per i finanziamenti destinati a infrastrutture e strade: la conseguenza è che saranno impossibili anche gli interventi minimi sulla viabilità, con danni incalcolabili per i cittadini e il territorio». Il messaggio di Ricci e Galuzzi è chiaro: «Senza la revisione della manovra, riconsegneremo le competenze a Roma. Insieme all’asfalto e alle buche…».