Prestigiacomo: il nucleare è la modernizzazione

Prestigiacomo: il nucleare è la modernizzazione

Dobbiamo accelerare la nascita dell'Agenzia per la sicurezza nucleare

Qui è in costruzione, oltre alle centrali gia' esistenti, il reattore Epr (Edf con partecipazione Enel), la tecnologia di terza generazione scelta anche dall'Italia. 
''Chiedo - ha quindi insistito il ministro Prestigiacomo - un confronto serio perche' le paure sono senza fondamento''.   ''Il nucleare - ha aggiunto - e' un grande progetto per la competitivita' e la modernizzazione del nostro paese. Dobbiamo accelerare la nascita dell'Agenzia per la sicurezza nucleare per la quale mancano solo gli ultimi adempimenti burocratici''. ''La visita oggi a questa centrale apre gli occhi''.
'Su scelte che impegnano il governo per decine di anni la sinistra moderna - ha sottolineato Prestigiacomo - non si puo' sottrarre al confronto.
Una sinistra che sceglie l'ideologia fa una scelta di retroguardia. Invito quindi l'opposizione a un dialogo sulla sicurezza, sull'impatto ambientale, sulla localizzazione dei siti e sulla questione dei rifiuti nucleari''. Un confronto su ''elementi concreti di una scelta strategica sulla quale non si puo' fare marcia indietro ma anzi accelerare''. In Francia ''abbiamo visto una centrale modello di come si puo' minimizzare l'impatto ambientale e dove esiste una pacifica e serena convivenza con il territorio''.
''Non c'e' alcun rischio sulla sicurezza''. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo durante la visita alla centrale nucleare di Flamanville nel nord estremo della Francia, sulla Manica, dove e' in costruzione il reattore Epr di terza generazione (Edf con partecipazione Enel), lo stesso che l'Italia vuole adottare per il suo programma nucleare. 
''Siamo venuti con i tecnici della commissione di valutazione di impatto ambientale - ha detto Prestigiacomo - per visitare dal vivo gli impianti. Abbiamo constatato condizioni di assoluta sicurezza e senza impatto ambientale''.
Il ministro ha quindi sottolineato che le centrali nucleari sono un vantaggio contro le emissioni di Co2, che il nucleare non e' un antagonista delle fonti rinnovabili e che il costo di produzione di energia dal nucleare e' piu' basso del 20% rispetto a gas naturale e petrolio.
E sui tempi di realizzazione delle centrali in Italia: ''Entro questa legislatura bisogna dare il via alle prime centrali nucleari''.
Via alla missione 'nucleare' del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, alla Centrale di Flamanville, nell'estremo nord della Francia sulla Manica, dove e' in costruzione il reattore di terza generazione avanzata Epr (European Pressurized Reactor) di una potenza di 1.600 megawatt.   
Sicurezza e obiettivo di qualita' ambientale nella scelta del nucleare sono al centro della visita del governo italiano alla Centrale francese.    Sei, secondo il Ministro dell'Ambiente, le ragioni per il nucleare. Tra queste che l'energia nucleare ''oggi e' una delle fonte energetiche piu' sicure, certamente la piu' controllata del mondo''; le centrali ''sono ad impatto zero sul clima''; il nucleare ''non e' un'antagonista delle fonti rinnovabili''; gli italiani e le imprese italiane oggi pagano l'energia almeno il 30% in piu' degli altri paesi europei; il costo di produzione di energia dal nucleare e' inferiore del 20% rispetto a gas naturale e petrolio; l'energia nucleare ''da' impulso allo sviluppo economico del paese''.    Insieme al ministro dell'Ambiente i componenti della Commissione di valutazione di impatto ambientale e l'amministratore delegato della joint venture Enel-Edf, Sviluppo Nucleare Italia, Francesco De Falco.

'Il nucleare puo' rappresentare, per l'Italia, un volano di sviluppo e occupazione'', e' quanto sostiene Carlo De Masi, segretario generale della Flaei-Cisl, secondo il quale ''le dichiarazioni odierne del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, sono un segnale di forte senso di responsabilita' del Governo perche' coinvolgono anche le opposizioni. L'energia e' un tema strategico per l'Italia e deve essere bipartisan. Ci appelliamo a tutte le forze politiche, perche' 'la via dell'atomo' significa sicurezza di approvvigionamento e riduzione del costo della bolletta energetica''.
'Il ritorno dell'Italia al nucleare e' una scelta strategica di lungo termine, e quindi non e' di destra ne' di sinistra''. Per questa ragione, l'Associazione Italiana Nucleare condivide in pieno l'invito al dialogo rivolto alle forze politiche dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e intende sostenere con determinazione ogni iniziativa di dialogo bipartisan sui grandi temi di politica energetica, innovazione tecnologica e sviluppo industriale sui quali si confrontano oggi, in modo aperto e trasparente, i governi di tutto il mondo''.
   ''Ritengo - spiega il presidente dell'Ain, Enzo Gatta - che tutte le forze politiche, economiche e sociali abbiano il dovere di promuovere il dibattito tra le persone, le istituzioni, i partiti, le imprese e le organizzazioni della societa' civile per sviluppare un sistema economico competitivo, sostenere modelli di vita compatibili con l'ambiente e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti. L'AIN puo' e vuole dare un contributo scientifico a questo dibattito dimostrando che la tecnologia nucleare e' un fattore indispensabile per risolvere efficacemente l'equazione energetica''.
''Se si apre, come io auspico, un capitolo nuovo nel nucleare in Italia sara' bene impegnarsi tutti con la serieta' del caso''. E' quanto ha dichiarato il Consigliere del Cnel, Aldo Amoretti, a commento delle dichiarazioni del ministro dell'Ambiente Prestigiacomo oggi in visita alla Centrale di Flamanville, nell'estremo nord della Francia sulla Manica, dove e' in costruzione il reattore di terza generazione avanzata Epr.
   ''La cosa migliore - ha detto - e' davvero ragionare e confrontarsi invece di seguitare ad affrontare i problemi dell'energia, compresa quella atomica, con un misto di arroganza ed incompetenza. Ci si puo' avvalere anche della sede ed iniziativa del Cnel che il 4 giugno scorso ha avviato un programma di collaborazione con le corrispondenti istituzioni di Francia e Spagna e con il Comitato Economico e Sociale europeo.
Il confronto auspicato dal ministro Prestigiacomo puo' dunque ancorarsi al programma di collaborazione europea intrapreso dal Cnel''.

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