Rinnovo cariche Ciip, Rifondazione: si parli meno di poltrone

Rinnovo cariche Ciip, Rifondazione: si parli meno di poltrone

«Insistiamo perché venga stabilito che il CIIP dovrà rimanere una società interamente pubblica»

Dinamiche queste che non ci appassionano, perché legate a equilibri di potere tra due schieramenti che, purtroppo, negli anni non si sono entrambi distinti a livello nazionale per la salvaguardia del carattere pubblico e universale del servizio idrico.
In questa discussione sugli incarichi politici è però assente un tema: l'acqua come bene pubblico.
Al contrario, Rifondazione Comunista non chiede per sé nessuna poltrona.
Ma, oltre ovviamente alla qualità e al curriculum degli amministratori che saranno individuati per gestire in maniera efficiente il CIIP, chiediamo che la nuova amministrazione, qualunque essa sia, ribadisca fermamente in un documento programmatico che l'acqua è un diritto universale e un bene comune privo di rilevanza economica.
Per questo, insistiamo perché venga stabilito che il CIIP dovrà rimanere una società interamente pubblica e che non dovrà vendere alcuna quota azionaria ai privati, precondizione per il ritorno a un soggetto gestore di diritto pubblico (consorzio).
Inoltre, Rifondazione Comunista chiede che la nuova amministrazione investa nel risparmio idrico, sia sulla rete, sia con campagne di sensibilizzazione dei cittadini, e che la società tenda a qualificare e accrescere la propria struttura e il personale dipendente evitando sub-appalti nella gestione del servizio, poiché questi ultimi producono spesso condizioni di lavoro meno sicure e più precarie».