Presenti le massime autorità dello stato dal Presidente Berlusconi,a Gianni Letta, numerosi ministri, Epifani per la CGIL la Marcegaglia per gli imprenditori, l’on Bersani, parlamentari di tutte le correnti, il presidente di Confcommercio non ha avuto peli sulla lingua quando ha detto che “il consuntivo della crisi è pesantissimo,ad aprile 2010 il tasso di disoccupazione ha raggiunto l’8,9%ed il numero di occupati si è ridotto di oltre 800.000 unità. In tutta Europa –come ha ricordato il presidente Barroso-la crisi economica ha spazzato via dieci anni di crescita e di progresso. Il motore dell’Italia produttiva gira ancora troppo piano ed il riassorbimento della disoccupazione appare particolarmente critico….C’è una economia sommersa –ha proseguito Sangalli –che genera un imponibile evaso di 260 miliardi di euro con mancati introiti fiscali per 110 miliardi di euro. Per chi paga regolarmente tasse e contributi la pressione fiscale è stimata al 52%. Inefficienze e sprechi sono stati quantificati in 70 miliardi di euro l’anno.”
La ricetta di Sangalli per uscire dalla crisi si sostanzia quando dice che “possiamo e dobbiamo tornare ad essere il primo Paese turistico del mondo. E’ il tempo delle responsabilità e delle scelte ed il Paese chiede ora alla politica una ritrovata etica sociale…è giunto il momento di ridurre il carico fiscale.-ed ha continuato- due milioni di giovani non studiano e non lavorano non possiamo permetterci una simile dissipazione di energie e di capitale umano”.
Il Presidente Berlusconi, ha parlato ancora una volta sull’eccesso di intercettazioni che coinvolgono oltre 7 milioni di cittadini con circa 150.000 intercettazioni.”Siamo tutti spiati…non siamo un Paese civile e questa non è vera democrazia” Ha comunque ammesso che “abbiamo la pressione fiscale più elevata d’Europa”. Riguardo “l’oppressione burocratica stiamo facendo passi avanti…Chi vuole aprire oggi un negozio deve avere decine di autorizzazioni,con la nuova riforma allo studio si potrà aprire una pizzeria senza avere alcuna autorizzazione,poi entro 90 o 100 giorni ci sarà la visita di controllo che stabilirà se tutto è a posto”.
Commentando il discorso del presidente Sangalli Berlusconi ha rivendicato di essere a capo di un esecutivo che “ha fatto molto, ma se le condizioni di operatività fossero diverse potremmo fare di più….Quando un imprenditore come me deve passare sotto continue forche caudine, dice chi me lo fa fare, ritorno a fare ciò che facevo prima o vado in pensione” ha concluso.