“Da tempo, quindi - ha proseguito Spacca - la Regione e gli enti locali marchigiani sono impegnati per contribuire ad abbassare il debito del nostro Paese”.
“Noi vogliamo continuare a fare la nostra parte, ma la manovra finanziaria del Governo penalizza pesantemente le Regioni più virtuose, come le Marche, e rimette in discussione i cardini del suo sviluppo economico-sociale; di qui la necessità di una redistribuzione più equanime dei sacrifici e la necessità di non colpire lo sviluppo economico e sociale”. Così Pietro Marcolini, assessore regionale al Bilancio, al termine dell’incontro svoltosi ieri presso la sede della Giunta regionale con i rappresentanti dell’Anci, dell’Upi, dell’Uncem e della Lega delle Autonomie; obiettivo della riunione: fare una prima valutazione delle ricadute della stretta finanziaria e concordare le iniziative necessarie per un suo sostanziale cambiamento.
La manovra del governo centrale, cosi come è impostata, è iniqua e insostenibile - spiega Marcolini – perché non solo fa pagare il prezzo più alto alle Regioni, come la nostra, che più di ogni altra si sono impegnate per contenere il debito pubblico e la spesa sanitaria e qualora non venisse modificata, imporrà tagli insopportabili ai servizi per i cittadini e alle imprese”.
Una preoccupazione forte, pienamente condivisa dai rappresentanti del sistema delle autonomie locali.
Al termine dell’incontro, è stato deciso di costituire un tavolo permanente di lavoro composto da rappresentanti di Regione, Province, Comuni e Comunità montane, al fine di monitorare costantemente la situazione finanziaria e mettere in cantiere tutte le iniziative necessarie per apportare sostanziali correttivi alla manovra.
“Nei prossimi giorni, ha aggiunto Spacca, sarà programmato un incontro con i Parlamentari delle Marche per concordare una strategia in vista del dibattito in aula sulla conversione in legge del decreto governativo”.