Ovviamente il rinnovo dei Cda dei servizi pubblici è sempre occasione di vivaci dibattiti e di confronto, ma quando si parla di “Acqua e di servizio idrico integrato” ritengo irrinunciabile che chi si candida dichiari apertamente qual è il suo programma e per fare cosa!
Non solo: i Comuni del territorio si apprestano ad eleggere gli organismi della società nel momento stesso in cui molti di loro sono impegnati in una discussione che riguarda il mantenimento della gestione pubblica del servizio idrico, una discussione che ha visto diversi Comuni approvare mozioni contro i progetti di privatizzazione della gestione di questa essenziale risorsa.
Ecco, forse sarebbe il caso che i Comuni e le liste che vengono proposte si dichiarino esplicitamente su queste questioni e su quelle, anch’esse decisive, dello sviluppo delle risorse, delle tariffe, delle politiche aziendali utili a preservare la pubblicità dell’ acqua e della sua gestione. Credo in ogni caso che i Comuni di centro sinistra debbano imprimere questo segno alla discussione per garantirsi, senza subalternità, alleanze capaci di produrre risultati reali per i cittadini e per il territorio».