dei conti pubblici e del debito''. "Questa manovra rischia di trasformare le regioni in grandi Asl per la gestione della sanità regionale". È il commento del presidente della Regione, Gianni Chiodi, alla manovra di bilancio presentata dal governo e valutata, in termini finanziari, dalla Conferenza delle regioni.
"Con i tagli prospettati nella manovra - ha spiegato Chiodi - il 90-95% del bilancio regionale sarà tutto fondato sulla spesa sanitaria e le regioni non avranno alcun margine di investimento e programmazione. Ci troveremo cioè a gestire solo la spesa sanitaria perché l'unica finanziata dallo Stato.
Mi sembra una situazione non accettabile e soprattutto penalizzante per chi vuole fare buona politica". In quest'ottica, la manovra proposta dal governo per i presidenti di regione "compromette seriamente i margini di applicazione del federalismo fiscale".
"Per questo, la Conferenza chiede che siano confermate dal parte del governo tutte le garanzie per la piena applicazione, in tutte le sue parti, della legge 42 sul federalismo fiscale già dal 2011. Con questi tagli non sarà possibile consolidare il federalismo fiscale".
Il centro studi della Conferenza delle regioni ha poi presentato una serie di cifre che toccano direttamente i bilanci delle regioni. Dei 4 miliardi 900 milioni di euro di trasferimenti attualmente previsti, la manovra "taglierebbe, già dal 2011, 4 miliardi 300 milioni, compromettendo seriamente tutta una serie di servizi ai cittadini".
Secondo i presidenti di regione, i tagli riguarderebbero i settori dell'incentivazione della piccola e media impresa, dei trasporti, dall'ambiente e della spesa sociale, tra cui il fondo sociale e i servizi in generale.
A rischio, dunque, i contratti di servizio con Trenitalia per il trasporto locale, con una generale riduzione del 33% delle risorse disponibili, "oltre al fatto - ha dichiarato il presidente della Lombardia Formigoni - che molte regioni hanno già sottoscritto i contratti di servizio che con questi tagli non potrebbero essere rispettati".
Questa riduzione del 33% avrà effetti anche nei servizi con il potenziale taglio di corse e personale per una percentuale pari almeno allo stesso taglio operato dal governo.