A rischio ora sono le province sotto i 200 mila abitanti, con un limite ridotto a 150 mila abitanti per quelle il cui territorio sia per oltre il 50% montano.
E' stato infatti approvato un emendamento del relatore al ddl sulla Carta delle Autonomie, Donato Bruno: la popolazione delle province non può essere in ogni caso inferiore ai 200 mila abitanti secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica relativi all'anno 2009.
L'emendamento è passato con i voti di Lega e Pdl, le opposizioni hanno votato contro.
Ascoli è salva con i suoi 213.580 abitanti e può dormire sonni tranquilli. La neo Provincia di Fermo con 177.488 abitanti invece è di nuovo in bilico, insieme ad altre 6 province. Sparirebbero sicuramente in quattro: Vercelli (180.111 abitanti) in Piemonte, Isernia (88.895 abitanti) in Molise, Vibo Valentia (167.334 abitanti) in Calabria e per l'appunto Fermo (176.488).
Altre tre sono ancora in forse perché pur avendo meno di 200 mila abitanti potrebbero ricorrere al limite del 50% con territorio montano: Biella e Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte, e Crotone in Calabria.
Il sindaco Saturnino di Ruscio ha proposto un odg urgente per ''mobilitare tutto il territorio''.
Per il presidente Fabrizio Cesetti l'emendamento ''non sposta i termini della questione, perché la soppressione e l'istituzione di Province non è nella disponibilità nè del Governo nè del Parlamento in quanto provvedimenti di questo tipo necessitano per essere addottati della formale iniziativa dei Comuni e del parere della Regione''.