Rispetto al testo predisposto precedentemente, vengono rimodulati alcuni interventi per migliorare l’operatività e l’efficacia degli investimenti regionali. “Il Programma promozionale – chiarisce l’assessore al Turismo, Serenella Moroder – punta a sviluppare e incrementare il movimento turistico verso le Marche, adottando strategie di marketing e di comunicazione finalizzate a presentare un prodotto integrato, fatto di cultura, enogastronomia, ambiente, eccellenze produttive e territoriali. Cercheremo di rafforzare l’identità dell’offerta turistica regionale, favorendo l’attrattività del nostro prodotto, in stretta collaborazione con gli operatori turistici e gli enti locali.
La partecipazione alle iniziative e alle fiere rappresenterà un’ulteriore opportunità per promuovere il Made in Marche. Cercheremo di incentivare l’aumento del movimento turistico, e la spesa media pro capite del turista, attraverso la destagionalizzazione e il riequilibrio delle presenze sul territorio, valorizzando le nostre eccellenze rappresentate dalle Bandiere blu (località balneari), arancioni (entroterra) e dai caratteristi borghi collinari”. Il Piano 2010 incrementa le opportunità previste con la programmazione del 2009, dando continuità alle iniziative che, comunque, non hanno risentito della pausa imposta dalla tornata elettorale.
Dispone di una dotazione finanziaria di circa 2 milioni e 500 mila euro, la quale potrà essere incrementate con eventuali ulteriori risorse regionali, statali e comunitarie. Le linee strategiche che verranno seguite spazieranno dalla comunicazione al coinvolgimento degli operatori, dall’organizzazione dell’offerta alle manifestazioni, al potenziamento dei servizi, al miglioramento dell’ospitalità (negli ultimi tre anni sono stati assegnati quasi 18 milioni di euro di contributi, a sostegno delle strutture ricettive marchigiane, per un totale di investimenti che supera i 150 milioni di euro). Strategie che dovranno far emergere le principali filiere turistiche marchigiane, individuate nel balneare, culturale, enogastronomico, termale, religioso, rurale, naturalistico, scolastico, giovanile, sociale e congressuale. Il programma inviato al Consiglio regionale è corredato anche da dettagliate modalità attuative per fornire agli operatori turistici indicazioni immediate sulle azioni previste.