La giustificazione è data dal fatto che ora si deve risparmiare, come se risparmiare non sia prassi di ogni buon governante o amministratore pubblico indipendentemente dalle crisi.
Se si prendesse questa decisione alllora si che di costi cene sarebero di certi: a Fermo hanno realizzato la nuova sede della Provincia, sono stati fatti provvedimenti burocratici, trasferimenti di personale etc. Soldi pubblici spesi. C'è da dire poi che se provvedimenti ci saranno, questi verrebbero presi con la nuova legislatura, ma siamo in Italia e a nostro avviso questo punto della finanziaria poggia su terreni fragilissimi: alcuni di carattere amministrativo altri di mera propaganda politica.
Dal punto di vista normativo sono in molti a pensare che per abolire le province non sia sufficiente un decreto legge, ma occorra una legge costituzionale visto che nella Costituzione sono previste le province e nella Carta non viene detto come queste si aboliscano. Insomma, da quel che pare di capire, al di là dell'insurrezione di Bossi "guai chi tocca Bergamo", quella dell'abolizione delle province in finanziaria pare proprio un "canto delle sirene" per Pier Ferdinando Casini e la sua Udc.
Il leader dell'Udc ha commentato al Tg2 : "Si possono e forse si devono ridurre gli stipendi dei parlamentari ma, quando sento proposte di questo tipo mi insospettisco: temo che gli si faccia fare la fine dell'abolizione delle province che tutti hanno promesso in campagna elettorale e che invece noi dell'Udc siamo rimasti gli unici a sostenere in Parlamento" .
Dunque per ammaliare Casini Berlusconi avrebbe usato la "carota" province. E dato che siamo in Italia, quando si vedrà il testo definitivo della finanziaria vedrete che dell'abolizione delle province resterà un vago ricordo. Magari questa vicenda potrebbe servire per far passare in secondo piano ciò che accade per a vicenda intercettazioni e qualche altra novità su cricche e scandali vari.