Si tratta di un importante risultato perché, come stabilito nella stessa delibera, alla dichiarazione di principio seguirà la modifica in tal senso dello stesso statuto della Provincia.
Un risultato affatto scontato, ottenuto dopo un serrato dibattito sviluppatosi in varie sedute del Consiglio, in quanto la maggioranza di centro destra ha di fatto assunto una posizione contrapposta al Governo Berlusconi che con il Decreto Ronchi approvato nel Novembre dello scorso anno intende portare alla privatizzazione di questo bene comune il cui accesso costituisce un diritto inviolabile dell’uomo.
La delibera approvata impegna inoltre la Provincia a mantenere la Gestione del Servizio Idrico Integrato ed il controllo totalitario nelle mani della CIIP (società dei Comuni) in capo agli Enti locali facenti parte dell’ATO 5 Marche Sud, evidenziando la valenza sociale della gestione di tale servizio che dovrà richiamarsi non solo a principi di efficacia, efficienza ed economicità, ma anche a principi di equità, trasparenza e non discriminazione.
Impegna anche il Presidente e la Giunta Provinciale a promuovere e sostenere in sinergia con enti pubblici e privati del territorio Piceno progetti informativi e formativi, in particolare rivolti alle scuole, per promuovere e diffondere la cultura del corretto utilizzo della risorsa idrica e le buone pratiche di sostenibilità e di risparmio che nel vivere quotidiano possono rappresentare un contributo alle politiche ambientali di salvaguardia del futuro del pianeta.
Siamo certi che la convergenza della maggioranza consiliare è stata certamente condizionata dal grande successo di adesioni che sta registrando, sia a livello locale che nazionale, la raccolta firme per il referendum dei comitati per l’acqua pubblica volto a bloccare la messa sul mercato di questo fondamentale bene comune.
Massimo Rossi
Gabriele Illuminati
Massimiliano Binari