Avrebbe dovuto realizzare un 'call center' capace di ricevere telematicamente gli allarmi
Secondo il commissario europeo Neelie Kroes l’Italia, sin dal 2009, avrebbe dovuto realizzare un “call center” capace di ricevere ed inoltrare telematicamente gli allarmi alle varie centrali operative di secondo livello quali Vigili del Fuoco,Polizia di Stato,Carabinieri,Soccorso Sanitario ma anche Guardia di Finanza,Soccorso Alpino,Guardia Costiera,Corpo Forestale dello Stato,Polizia Locale. Il nostro governo pur avendo stanziato sin dal 25 settembre dello scorso anno 42 milioni di euro per attuare la normativa europea,non ha ancora provveduto alla razionalizzazione delle centrali operative per rendere rapida ed efficiente la risposta alle emergenze.
Per questa inosservanza la Commissione europea ha ora chiesto alla Corte di giustizia della UE di irrogare all’Italia una multa di oltre 39.000 euro giornalieri dalla data del precedente richiamo risalente al 15 gennaio 2009. Qualora neppure la seconda sentenza della Corte dovesse essere rispettata, la Commissione proporrà sanzioni per oltre 178.000 euro giornalieri. Il commissario europeo ha voluto precisare che “è estremamente importante per i servizi di emergenza italiani poter localizzare chi fa la chiamata in quanto spesso si tratta di turisti che non potrebbero sapere esattamente dove si trovano. In certe situazioni i minuti contano e far arrivare i soccorsi qualche minuto prima può fare la differenza fra sopravvivere o morire”.