esattamente come un centro commerciale, e non per la vitalità espressa dalla comunità che ci vive e per la qualità del tempo goduta dai suoi abitanti.
Noi la pensiamo diversamente. Il 25 Aprile e il 1° Maggio non sono generiche vacanze, ma giorni in cui la cittadinanza ricorda la Liberazione e celebra la festa dei Lavoratori, due ricorrenze la cui sacralità civica dovrebbe essere valorizzata, anziché essere piegata alle leggi del mercato che vuole non cittadini ma consumatori e servi.
Noi crediamo quindi che sia importante lasciare a tutti i lavoratori la facoltà di partecipare in questi due giorni alle manifestazioni previste in piena libertà.
In questo caso Gaspari supera a destra persino Castelli: dopo aver emesso l'ordinanza di chiusura per la festa del Patrono, ecco che il sindaco "riformista" dispone deroghe a tutto spiano per le festività civili.
Quando la curia chiede, il Sindaco risponde: quando lo fanno i sindacati, l'ex sindacalista mette in mostra la sua vera identità politica.
Chiediamo al sindaco di non dare seguito a questi provvedimenti perché da uomo delle istituzioni dovrebbe lasciare a tutta la cittadinanza, negozianti e lavoratori compresi, la facoltà di esercitare la memoria collettiva, e non riservare per sé la possibilità di sfilare per le vie del centro con la fascia tricolore in una celebrazione che, se così attuata, non può che apparire ipocrita.