Una posizione formalizzata con un documento che Viventi ha chiesto di protocollare. “Abbiamo contestato duramente – ha affermato l’assessore – la gestione degli appalti, in particolare quelli per la Statale 76, dove i cantieri sono fermi”. Nel corso della riunione la Regione Marche ha designato, come proprio rappresentante nel Cda, l’avvocato Paolo Costanzi (responsabile legale della stessa Regione), in sostituzione dell’ingegnere Libero Principi. “Non è possibile accettare ulteriori ritardi nella realizzazione delle opere della Quadrilatero – ha successivamente dichiarato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca - Monitoriamo costantemente lo stato di avanzamento dei lavori nel rispetto dei contratti e delle dichiarazioni più volte espresse dai vertici della società Quadrilatero alla quale chiediamo maggiore impegno per velocizzare i cantieri laddove, come per la Statale 76 direttissima Ancona - Perugia, si procede con inaccettabile lentezza. Si tratta di un'arteria strategica per il sistema logistico regionale porto-aeroporto-interporto e, quindi, per lo sviluppo del territorio, per la competitività delle imprese e per la crescita dell'intera economia regionale che non può più aspettare incomprensibili ritardi”.
Il documento depositato da Viventi nel Cda ripercorre lo stato di attuazione dell’Asse viario Marche-Umbria, che denota “una lentezza nell’avanzamento che ha comportato un progressivo slittamento della data di conclusione dell’esecuzione dei lavori per entrambi i maxilotti, appaltati con distinti contratti stipulati il 20 aprile 2006 e 23 giugno 2006. Il ritardo ha assunto proporzioni patologiche per quanto concerne il maxilotto n.2, nel cui ambito sono previsti i lavori sulla S.S. 76, tratto Serra San Quirico-Albacina-Cancelli-Fossato di Vico, nonché la strada Pedemontana delle Marche. In particolare, per quanto riguarda il sublotto 1.1 (da Serra San Quirico a Fossato di Vico), a oltre un anno dalla consegna dei lavori non si registra un effettivo inizio delle attività di cantiere. Non solo, risulta anche che la progettazione esecutiva, approvata dalla società Quadrilatero il 15.12.2008, sia bisognosa di modificazioni, rendendo necessarie successive perizie di varianti suppletive. Tali carenze progettuali sono state riscontrate in relazione alle interferenze con l’acquedotto di Gorgovivo e agli svincoli stradali (Valtreara). Il contraente generale non ha però nemmeno iniziato i lavori sui tratti stradali non interessati da problematiche progettuali. Per quanto concerne i sublotti 1 e 2 (Strada pedemontana), è stato depositato il progetto definitivo, a oggi ancora in corso di esame. La Regione Marche ha erogato alla società Quadrilatero, a fronte della approvazione del suddetto progetto, l’importo di oltre 22 milioni di euro, a valere sui fondi trasferiti dallo Stato. Risulta infine che il contraente generale non abbia ancora provveduto alla costituzione del prescritto prefinanziamento (20 per cento dei lavori). Nel contempo, lo stesso contraente avrebbe formulato riserve (ovvero richieste di maggiori compensi) per circa 456 milioni di euro”. Dunque la situazione è tale – si legge nel documento depositato al Cda – “da manifestare un chiaro inadempimento dell’appaltatore agli obblighi contrattuali, in particolare per quanto concerne la S.S. 76. Si rende necessario che la società Quadrilatero provveda a una attenta verifica al fine di accertare la sussistenza dei presupposti per addivenire a una risoluzione del contratto. In alternativa, è necessario che al contraente generale vengano assegnati tempi certi (crono programma) da rispettare, a pena della verifica dei presupposti per giungere a una risoluzione del contratto”.