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Europa, anche i cittadini potranno proporre leggi
Sarà necessario raccogliere 300.000 firme perlomeno in tre Stati
L’innovazione è prevista dal trattato di Lisbona e consentirà ad almeno un milione di cittadini dell’Unione appartenenti ad un terzo degli Stati membri di invitare la Commissione a presentare proposte legislative nei settori di competenza. Sarà necessario raccogliere 300.000 firme perlomeno in tre Stati per indurre la Commissione ad esaminare l’ammissibilità della iniziativa. Il limite di tempo per la raccolta è fissato in un anno e la Commissione avrà tempo quattro mesi per esaminarla e decidere come agire. Entro quest’anno il Consiglio ed il Parlamento europeo dovranno raggiungere un accordo definitivo sull’iniziativa dei cittadini europei, in modo tale che i suggerimenti possano essere presentati sin dai primi mesi del 2011.
Ma come si concretizzeranno le iniziative dei cittadini ?.Tenuto conto che la decisione deve essere sostenuta da almeno un milione di firme , in ciascuno degli Stati membri il numero minimo sarà determinato moltiplicando per 750 – numero dei deputati al Parlamento europeo – per il numero dei parlamentari dello Stato membro. Una volta raccolte 300.000 firme in tre diversi Stati,gli organizzatori sono tenuti a chiedere alla Commissione la verifica dell’ammissibilità della proposta legislativa che ha due mesi di tempo per decidere se l’iniziativa rientra nelle sue attribuzioni e se in tale materia è possibile legiferare a livello UE. I firmatari devono avere l’età minima richiesta per votare alle elezioni del Parlamento europeo. Le iniziative proposte devono essere iscritte su un registro on line messo a disposizione dalla Commissione. La registrazione potrà essere rifiutata se in contrasto con i valori fondamentali della UE. Non sono previste restrizioni circa la modalità di raccolta firme ma le autorità nazionali vigileranno affinchè la raccolta stessa sia conforme a criteri tecnici e di sicurezza.
Dopo la verifica delle firme se l’iniziativa è giudicata ammissibile la Commissione dovrà decidere se elaborare una proposta legislativa o dar seguito in altro modo,ad esempio effettuando uno studio in proposito,oppure non intraprendere alcuna azione.
Qualunque decisione dovrà essere motivata in un documento pubblico.
E’ auspicabile che questo nuovo importante strumento democratico abbia carattere di credibilità e non sia oggetto di abusi o frodi, in ogni caso le iniziative obbligheranno,d’ora in poi,la Commissione a prendere in seria considerazione le richieste avanzate da gruppi di cittadini.