Ci vuole poco a comprendere che il Governatore delle Marche abbia già pensato ad un ruolo ben preciso del Piceno nella persona di Antonio Canzian.
Antonio Canzian (Pd) è il primo degli eletti del suo partito nel nuovo consiglio regionale nella circoscrizione di Ascoli con un risultato eclatante: supera abbondantemente i 6 mila e 500 voti (6.702). «Risultato inatteso – dice Antonio Canzian, circondato da una piccola folla in festa - ma ci speravo molto soprattutto per tutte quelle persone, uomini e donne, che mi sono state vicino non solo nelle amministrative dello scorso anno, ma anche in questa campagna elettorale con una forte motivazione su due idee guida che io ho portato tra la gente: rinnovare la politica e rinnovare il Pd e dopo questo risultato si apre una fase nuova, io credo, per quanto concerne il partito democratico e per il centrosinistra in questo territorio».
Poi l'interpretazione di aver preso voti in modo diffuso su tutto il territorio provinciale. «Per la verità in questo mese, mese e mezzo di campagna elettorale – dice Canzian – ho percepito che c'erano tantissimi cittadini e iscritti che avevano voglia di un cambiamento nel Pd e quindi il fatto che i due temi portanti della mia campagna erano per il rinnovamento ha avuto un seguito ampio e aspettavano che queste parole fossero messe all'ordine del giorno.
Chi mi conosce sa la battaglia anche “epica” che ho svolto all'interno del Partito Democratico. Non ho mai condiviso la strategia di rottura nei confronti del centrosinistra del territorio, che ho cercato di tenere insieme durante le amministrative dello scorso anno, da parte di settori molto minoritari del centrosinistra che avevano altre idee e in queste elezioni regionali si è compreso il vero significato delle battaglie e di certe posizioni all'interno del centrosinistra cittadino, ma dopo questo risultato escono inequivocabilmente sconfitte.
Bisogna rimettere al centro della politica i bisogni veri della gente, si rischia altrimenti di intaccare la coesione sociale.
Io non starò in Consiglio regionale per difendere posizioni personali, ma le esigenze di questa città e di questo territorio. Sono a disposizione del partito, ma è certo che il Piceno deve essere rappresentato nell'esecutivo».