''Se, nelle Marche, si sommano i voti del Partito Democratico a quelli dell'Udc -ha detto Rossi- non si registra alcuna crescita. Si tratta, quindi, di un'esperienza non positiva dal punto di vista politico ma i numeri oggi dicono che non lo e' nemmeno dal punto di vista elettorale''.
Secondo Rossi, il 'laboratorio' delle Marche non ha avuto successo perche' ''l'Udc e' crollata, il Pd non e' diventato il primo partito in regione mentre le preferenze del centrosinistra sono calate rispetto al 2005.
E' stata una scelta che non ha pagato''. Rispetto al risultato raggiunto dalla coalizione di sinistra, finora al 7,13%, Rossi ha detto che ''e' un dato positivo, non tutti davano per certo che avremmo superato lo sbarramento del 4%.
Significa che c'e' una sinistra che esiste, capace di sottrarsi alla logica del voto utile, una rete di persone che vogliono partecipare, rimettendosi a fare politica e non essere semplici spettatori''. Rossi ha aggiunto che ''il nostro impegno nel nuovo Consiglio regionale sara' dedicato, innanzitutto, alla difesa dei redditi dei lavoratori, dell'acqua contro la privatizzazione e della scuola pubblica''.