Camela: i cavalieri della Quintana si pagano in nero

Camela: i cavalieri della Quintana si pagano in nero

Vale la pena rimetterci il 20% di iva con le fatture?

In un articolo, apparso su Il Messaggero di sabato 20 marzo 2010, ammette con molta freschezza che a pagare in nero i cavalieri della Quintana di Ascoli Piceno sono tutti i sestieri e quindi lui ha fatto risparmiare al suo, la Piazzarola, quel 20% di iva che sarebbe stato folle “sprecare”. Senonché stiamo parlando di soldi pubblici, visto che all'Ente Quintana arrivano contributi del Comune e di diversi enti locali, e lui come amministratore pubblico dovrebbe quantomeno rispettare certe regole.
Questione morale. Ora se un candidato così venisse eletto in Consiglio regionale come amministrerebbe?
Beh il dubbio pare lecito viste le cose che si sentono in giro. Il comitato della Piazzarola ora lo ha radiato, secondo lo statuto. Queste le dichiarazioni virgolettate di Valeriano Camela (un medico in Regione, recita uno slogan sotto il suo manifesto): «Fatti del 2006 tirati fuori adesso da questi signori. La tempistica mi fa pensare che tutto sia finalizzato a penalizzarmi in vista del voto; ma sappiano che invece non inficeranno affatto il mio grande consenso elettorale. E' un attacco miope che si ritorcerà contro chi l'ha ideato.
Forse temono che mi voglia candidare per le prossime elezioni quintanare a dicembre in occasione delle quali, da quello che so, Messidori non si dovrebbe ripresentare. Mi difenderò chiamando in causa i componenti dei comitati che ho presieduto e anche il console Peppe Flaiani. Tutti sapevano che abbiamo pagato le sei vittorie del cavaliere Luca Veneri senza ricevere da lui fatture, ricevute, eccetera.
Avremmo dovuto rinunciare al cavaliere per non pagarlo in nero? Per cui mi sono dovuto adagiare ad un andazzo che era comune a molti sestieri e per salvaguardare le casse della Piazzarola. Mi sono infatti premurato di trovare le pezze d'appoggio per coprire il contributo dell'ente Quintana. Trovarne altre per giustificare i soldi dati a Veneri significava rimetterci il 20% di Iva. Valeva la pena? »