Questo Governo ha fatto tante chiacchiere sul federalismo versione Lega ma in realtà ha approvato questo testo senza sottoporlo alle Regioni. In testa al decreto sta scritto: il Governo ha considerato non indispensabile il parere delle Regioni sul testo, forse per timore che venisse bocciato.
E’ un primo schiaffo alle Regioni. Nei passaggi importanti, allo scopo di aggirare le contrarietà delle singole Regioni sulla localizzazione delle centrali, è previsto il parere della sola conferenza Stato-Regioni. Il Governo cerca di ignorare che la singola Regione è l’unica titolare del
diritto di decidere sul suo territorio. In realtà il Governo sa bene che difficilmente otterrà il consenso delle Regioni e cerca di imbrogliare. Ne è conferma la fuga dal nucleare, per quanto opportunista, di tutti i candidati della destra alla Presidenza delle Regioni oltre che quelli candidati consiglieri. Per questi l’unico nucleare buono è quello costruito altrove.
Il Governo poi scrive una norma, palesemente incostituzionale, prevedendo che nel caso di disaccordo della Regione interessata ci sia un decreto governativo sostitutivo della mancata intesa.
In altre parole o la Regione accetta le centrali oppure il Governo deciderà comunque di farle attraverso questo decreto sostitutivo. Il DL contiene altre perle.
Viene affermata con sicumera l’affidabilità dell’energia nucleare e questo costituisce il fondamento ideologico della strategia nucleare del Governo, ignorando perfino le preoccupazioni espresse dalle Agenzie per la sicurezza di Francia, Finlandia e Inghilterra su diversi aspetti delle stesse centrali che dovrebbero essere costruite in Italia.
L’Agenzia per la sicurezza ancora non esiste e la legge prevede sia costituita mettendo insieme il personale di 2 uffici pubblici esistenti e senza fondi. Eppure, stando al Dl, l’Agenzia dovrebbe controllare le proposte delle aziende per le centrali, i siti, la loro costruzione, ecc.
Chi conosce le Agenzie per la sicurezza di altri paesi non può che rabbrividire di fronte all’approssimazione, alla faciloneria con cui il Governo sta affrontando il nucleare in Italia.
La ciliegina finale è l’autocertificazione prevista per i costruttori di centrali che dovrebbero essere controllati dall’Agenzia che non c’è. In tutto questo contesto come si collocherà la eventale coalizione centrista guidata da Spacca e sostenuta dalla nuclearista UDC? E che fine farà la Sentina area indivuduata dal CNR tra le 15 più adeguate ad ospitare una centrale nucleare?».