«Assicuro il mio impegno personale e quello dei miei principali collaboratori - dice Scajola - la promessa di esser vicino al Piceno, territorio al quale sono legato da una lunga amicizia con il vostro presidente della Provincia Celani e con Umberto Trenta».
Ovviamente una battuta quella delle monete d'oro. Il Ministro conosceva ogni problematica del Piceno, dal protocollo della Val Vibrata e Valle del Tronto alla Ahlstrom, dalla Sgl Carbon alla zona franca.
E mentre Scajola, dopo aver ascoltato due operai della Ahlstrom, faceva il bagno di folla presso il PalaRozzi, dal tavolo di lavoro al quale partecipavano per il Mise gli ingegneri Massimo Goti, Aldo Mancurti, Giuseppe Tripoli, Giampietro Castano (unità di crisi), con istituzioni, Confindustria, sindacati, Camera di Commercio e Tecnomarche, sono arrivate le notizie che il territorio si aspetta per battere la crisi. Il Polo tecnologico della Sgl Carbon può contare sui finanziamenti legati a innovazione e ricerca sull'esempio del progetto che Siemens e Ericsson stanno realizzando a Genova. Ci vogliono progetti e non chiacchiere.
Per la Ahlstrom ci sono due investitori interessati ma la discriminante resta l'energia. Goti è stato chiaro e ha detto a Spacca che ci vuole una centrale di cogenerazione da 80 megawatt (il governatore della Marche ha acconsentito dando il nome del funzionario competente in Regione) che permette di chiuderne altre due, quella della Manuli e della stessa Ahlstrom.
Così si riduce l'inquinamento e questa energia può essere utile anche ad altre aziende. Il progetto è quello del gruppo svizzero che controlla la società Sea. Nella sola centrale è prevista un'occupazione per trenta persone. Gli imprenditori locali però vogliono essere presenti in questa progettualità.
Nel settore cartaio i francesi sono tra quelli interessati a rilevare l'azienda. Un progetto di salvaguardia dei posti di lavoro anche per la Samp. Il gruppo Maccaferri con due distinti progetti nel campo dell'innovazione a Ortona e a Macerata per un importo finanziato di 10 milioni di euro consentirebbe il salvataggio dei posti di lavoro in zona con pochissimi lavoratori trasferiti a Bologna e altri in pensione.
Goti sul punto è ottimista. Il presidente di Confindustria Bucciarelli si è inserito in quest'ottica chiedendo se fosse possibile fare lo stesso iter per situazioni come la Maflow e la B&B. I tecnici ministeriali hanno insistito sul fatto che se le aziende fanno richieste con progetti nel campo dell'innovazione tecnologica tutto è fattibile.
Buone prospettive anche sulla zona franca che però deve attendere per essere istituita che partano le altre 22 che un decreto fermo alla firma del ministro Tremonti ancora tiene bloccate, Ascoli con il ricalcolo del tasso di disoccupazione attuale rientrerebbe nel parametri.
Da riavviare resta il protocollo Val Vibrata Valle del Tronto. Finanziamenti subito possibili per centri congressuali, ricettivi, campi da golf e porti turistici, con ingenti risorse. Buone possibilità anche per l'agroalimentare.