Ed è proprio da questi concetti che parte la riflessione del candidato governatore Prc, Ci e Sel, Massimo Rossi, prendendo spunto da un fatto specifico.
«Qualche giorno fa mi trovano negli studi di una emittente radiofonica per registrare uno spot gratuito, visto che la modestia del nostro budget non ci consente di avere gli spazi dei nostri concorrenti, e il responsabile della redazione mi citava le cifre astronomiche spese dagli altri candidati per la pubblicità elettorale.
Ora questo ci dovrebbe far riflettere su come la politica ai tempi del berlusconismo sia stata letteralmente fagocitata dalla logica di marketing, spesso a discapito del confronto sui problemi concreti, il tutto con uno dispendio di risorse economiche allucinante, basta guardarsi intorno». Invece per Rossi bisognerebbe privilegiare il rapporto con i cittadini e, nel loro rispetto, dire chiaramente che cosa si vuol fare.
«Ho una formazione culturale basata sull’impegno civico e diretto, fuori dalle alchimie astratte e il linguaggio politichese. Bisognerebbe vivere per la politica non di politica. E allora il vero voto utile è quello dato in base alla coerenza di intenti, di valori, alla chiarezza e alla trasparenza delle scelte che si sono fatte e che si vogliono perseguire in futuro».
Il candidato della sinistra marchigiana conclude sottolineando che «non si tratta solo di battere il centrodestra, ma di individuare le proposte più in sintonia con le sfide che abbiamo di fronte in questi tempi caratterizzati da una gravissima crisi economia e da una vera e propria deriva autoritaria. Ecco perché – chiude Massimo Rossi – forti consensi alla nostra proposta sono la migliore garanzia affinché la prossima legislatura non sia ambigua sulle politiche sociali, ambientali, culturali, ambiguità che la presenza dell’Udc nel prossimo governo rende già ora evidenti. Insomma il vero voto utile è quella dato alla sinistra».