«Addirittura - prosegue Rossi - si presentano all’attenzione dell’opinione pubblica ascolana, che assiste interdetta in questo periodo ad un insolito attivismo, abbinamenti inediti tra associazioni ambientaliste e candidati di partiti che fino a ieri bollavano come “utopie” o “bugie” le notizie che il sottoscritto, da Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, spianando la strada da Ascoli a Roma, portava dal Ministero dello Sviluppo Economico circa l’effettiva disponibilità di fondi per la riconversione dell’area.
E’ stato un lavoro faticoso, che fino all’ultimo giorno alla guida della Provincia, ho portato avanti con convinzione e caparbietà con il sostegno determinante delle associazioni degli imprenditori, degli artigiani, delle forze sindacali, del mondo dell’università e della ricerca riuniti attorno al Tavolo provinciale per la programmazione economica (a proposito, si è più riunito?).
Un ottimo lavoro, supportato con competenza dalla locale Facoltà di architettura, dalla nostra società d'innovazione Tecnomarche e da altri talenti del Piceno... Tutte realtà avversate da politici locali e regionali di ambo le parti, alla ricerca non di “pericolosi” cervelli, ma solo di fedeli e acritici servitori.
I fatti stanno dimostrando, a dispetto delle interessate Cassandre dell’epoca anch'esse sedute su fronti contrapposti e che non a caso oggi vanno a braccetto, che è quella la strada da battere. Bisogna che la politica che oggi ha le responsabilità istituzionali porti a destinazione il “cavallo Carbon” continuando ad alimentarlo quotidianamente, non facendogli fare qualche metro dinanzi alla folla per poi abbandonarlo dietro la prima curva.
Fuor di metafora, per condurre in porto progetti complessi come la riconversione di un’area industriale in pieno centro urbano sono indispensabili pazienza, tempo, studio delle problematiche, confronto continuo con il territorio, con gli interlocutori istituzionali e con i privati che ora positivamente sono in gioco.
Mi auguro che tutto questo interesse per il futuro della SGL Carbon non sfiorisca la sera del 29 marzo, che si continui a seguire con attenzione e passione il percorso che deve portare alla trasformazione di un’area industriale in luogo per la ricerca, l’innovazione, la sperimentazione di tecniche di edilizia sostenibile, in polmone verde per Ascoli Piceno.
Comunque vada - conclude Rossi - non farò mancare il mio contributo di idee e di entusiasmo, convinto come sono che, al di la delle parole, quella dei saperi, della ricerca, dell'innovazione sostenibile, è l'unica strada concreta per ricostruire nuova impresa, nuova ricchezza, nuova occupazione di qualità».