Rossi, un voto utile a chi difende i diritti delle persone

Rossi, un voto utile a chi difende i diritti delle persone

Necessità c'è della politica Alta, affrontando i grandi temi che gravano sulla comunità locali

C'è un punto importante da rimarcare a causa dello strano sistema elettorale: Massimo Rossi è candidato presidente, ma gli elettori per eleggerlo come consigliere regionale dovranno sceglierlo due volte, la prima barrando il suo nome come presidente e un'altra volta scrivendo il suo nome accanto nella scheda elettorale. Massimo Rossi, ex presidente della Provincia di Ascoli Piceno, ha tenuto ad affermare quanta necessità c'è della politica Alta, affrontando i grandi temi che gravano sulla comunità locali che sono riflesso poi delle politiche fatte senza tenere conto del bene comune. «In un momento drammatico come quello attuale – dice Massimo Rossi – invece di essere al centro il futuro del territorio e le scelte concrete, le forze politiche sono concentrate su alchimie e alleanze per attrarre elettori.
Noi siamo in campo per i diritti delle persone, il diritto ad un modello economico che non produca diseguaglianze, il diritto alla vita senza precarietà, per un territorio e un ambiente vivibile, per i servizi fondamentali, come l'acqua, gestiti fuori dalle regole del profitto.
Vogliamo essere strumento per l'affermazione di questi diritti nelle Marche del futuro: siamo il vero voto utile per quei cittadini che si sono discostati dal voto. Un voto a noi è un voto per il cambiamento reale».
La dimostrazione nelle parole dei candidati come quelle di Vittorio Paternesi, rsu Fiom della Samp, a rischio chiusura pur essendo altamente produttiva. Quarant'anni di lavoro con il patema d'animo di vedere chiusa la fabbrica.
Al manager che gli chiedeva chi glielo facesse fare a combattere così contro l'ipotesi di chiusura Paternesi ha risposto indicando la fabbrica: «Quel capannone l'abbiamo tirato su con le nostre mani io e i miei compagni».
Si è candidato perché molti politici del lavoro parlano sono a chiacchiere.
Daniele Primavera, capogruppo in Consiglio comunale a San benedetto del Tronto, ora in minoranza, fa un'analisi della qualità dei candidati provinciali delle Federazione di sinistra: molti hanno alle spalle un passato da amministratori pubblici, ma hanno rotto quel legame con la coalizione di centrosinistra per una battaglia con il Pd.
Gli esempi: contro Massimo Rossi uno dei temi era sulle infrastrutture, per Paula Beatriz Amadio c'era la lottizzazione a Colli del Tronto, per Primavera la battaglia sulla situazione abitativa a San Benedetto dove è difficile trovare case a prezzo praticabile.
Paula Beatriz Amadio ha illustrato la connotazione politica del perché la Federazione di sinistra è fuori dal centrosinistra. «Perché siamo stati esclusi da Spacca e Ucchielli? - dice Amadio – Perché ci siamo contraddistinti nella difesa dalle speculazioni e ci siamo spesi a favore dei lavoratori e delle lavoratrici e questo non fa comodo ad un partito che ha legami co i poteri forti, con le grandi famiglie dell'industria legate a Spacca.
Vogliamo riorganizzare il tessuto sociale delle nostra regione dove è aumentata la mobilità e la cassintegrazione e non vengono date risposte alle persone nei bisogni primari. Un voto a Massimo Rossi è per il cambiamento di rotta: il voto utile».
Occupazione e ripubblicizzazione dell'acqua come bene inalienabile sono i temi a cuore, tra gli altri, a Michela Iacoponi, giovane psicologa disoccupata, che sottolinea l'importanza del successo delle petizione per l'acqua pubblica che ha raggiunto oltre 1500 firme di persone trasversali, coscienti del fatto che il profitto dei privati non può gestire questo bene prezioso.
Mario Fioravanti, del Pdci, si impegnerà sul fronte dei trasporti per far si che ci sia la decongestione di strade e autostrade trasferendo i trasporti di merci e persone su rotaia e attraverso il mare. Altro tema il turismo con vendita di pacchetti verso i paesi del Nord Europa e nei paesi emergenti.