Ad aprile gravi danni al percorso. Ora rischia di subire un grave ed irreversibile degrado
Ecco il testo dell'interrogazione «I sottoscritti consiglieri provinciali, Gabriele Illuminati, Massimo Rossi e Massimiliano Binari,
premesso che:
dopo un complesso iter progettuale e costruttivo, l’Amministrazione Provinciale ha realizzato nel corso del precedente mandato, un percorso ciclo-pedonale lungo il Torrente Castellano, nel territorio comunale di Ascoli Piceno, volto a consentire ai cittadini la fruizione di un luogo estremamente suggestivo situato nel cuore della città, altrimenti inaccessibile;
tale intervento, si inserisce in un progetto organico di “parco fluviale” che a partire dalla pista ciclo-pedonale principale, attraverso una rete di sentieri include parchi gioco per bambini, aree di sosta attrezzate, chioschi e servizi pubblici, centri didattici ed un curato sistema di informazioni volto ad integrare la Cartiera Papale nel sistema ambientale e cittadino;
il costo di realizzazione dell’opera, di oltre 1.800.000 euro, è stato erogato dalla Regione Marche grazie ad un accordo quadro in materia di Beni Culturali che la stessa Regione ha sottoscritto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Ministero dell’Economia;
detto intervento è stato realizzato con il concorso tecnico progettuale del Consorzio di Bonifica Tronto ed è stato approvato dal Comune di Ascoli Piceno per gli aspetti urbanistici e di inserimento nel contesto naturale;
nell’Aprile dello scorso anno, proprio alla vigila dell’inaugurazione dell’opera ed alla scadenza del mandato dell’amministrazione precedente, forti avversità meteorologiche hanno determinato un’eccezionale piena del torrente che ha prodotto ingenti danni nel tratto terminale del suo percorso, nei pressi della Cartiera papale;
dalla data del suddetto evento calamitoso, l’area dell’intervento risulta abbandonata e l’opera realizzata, oltre a non essere fruita dai cittadini, rischia di subire un grave ed irreversibile degrado;
il costo stimato per la riparazione di tali danni risulta essere di circa 180.000 euro;
alcune associazioni di ciclo-amatori hanno ripetutamente sollecitato le istituzioni locali a completare l’opera o a rendere intanto fruibile la parte non danneggiata;
Chiedono al Presidente della Provincia di sapere se l’Amministrazione Provinciale si è attivata per reperire o per mettere a disposizione le risorse necessarie alla realizzazione dell’intervento in questione; se è in grado di prevedere il termine di completamento dell’intervento; se non ritiene che nel frattempo possa essere aperto alla pubblica fruizione almeno il tratto indenne dai danni, che risulta essere pari ai quattro quinti dell’intero percorso».