– afferma la coordinatrice provinciale Ivana Forlini, a margine della presentazione della lista provinciale Sel a sostegno di Massimo Rossi – Le forze di sinistra non erano contrarie ad una apertura al centro. Non abbiamo posto veti nei confronti di nessuno. Volevamo un confronto programmatico che ci è sempre stato negato. Ci hanno detto: prendere o lasciare. Il Pd ha preso, noi abbiamo lasciato».
«Dietro al veto dell’Udc sui simboli, in realtà si nasconde la volontà di mettere all’angolo chi come noi chiede giustizia sociale – dichiara il candidato governatore Massimo Rossi - L’accordo Pd-Udc è un laboratorio che viene dall’alto, un’alchimia di apprendisti stregoni con cui si garantiscono gli interessi di pochi. L’Udc di Casini, Ciccanti e Cuffaro sarebbe contro la privatizzazione dell’acqua e contro il nucleare? Andatevi a rileggere il disegno di legge del 2005
presentato dal senatore Udc Calogero Sodano, vecchia conoscenza dei tribunali siciliani, quale primo firmatario e il senatore Amedeo Ciccanti come secondo» ricorda Rossi.
Facciamo un passo indietro. A quale documento fa riferimento Rossi? Il 4 maggio 2005 Calogero “Sciaboletta” Sodano,
re della Valle del cemento abusivo, come lo definì il giornalista del Corriere della sera, Gian Antonio Stella,
http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/09/
Arriva_Sciaboletta_Sodano_della_Valle_co_0_9906092202.shtml presentò un disegno di legge insieme al senatore Ciccanti e ad altri. All’articolo 1 del documento
si dichiarava: “L’Ente nazionale per l’energia elettrica (ENEL) è autorizzato ed impegnato a predisporre le procedure necessarie per la rimessa in servizio delle centrali nucleari esistenti sul territorio italiano prevedendo la ripresa della capacità produttiva al 100 per cento entro tre anni”. «Ma tanto garantisce Spacca - ironizza Rossi – “Quelli nostri sono buoni” dice il governatore».
Rossi poi accenna alla questione del voto utile. C’è chi dice che dando un voto a Unione democratica equivalga votare a destra. «Ma lo va dicendo uno come David Favia – attacca Rossi – uno che prima era in Forza Italia, poi è transitato da Mastella e ora sta con Di Pietro. Noi abbiamo davvero la capacità di parlare a tutti e raccogliere il consenso di persone anche di diverso orientamento politico».
Tema lavoro. Nel Piceno la crisi non si arresta. Il candidato Rossi ha una ricetta.
«Quando è in atto una crisi concreta, legata però a caratteri speculativi, come la delocalizzazione, il settore pubblico deve intervenire con risorse finanziarie, favorire percorsi di rilancio, e poi uscire. Non può sottrarsi. C’è l’esempio in Piemonte dove la Regione ha acquisito lo stabilimento Pininfarina per 14 milioni di euro e poi l’ha affittato recuperando l’investimento. Noi chiediamo molto meno.
Qui invece è emblematico il caso di Tecnomarche, Parco tecnologico e scientifico delle Marche - conclude Rossi - Nonostante i risultati conseguiti non ha beccato un quattrino dalla Regione».
I candidati consiglieri di Sinistra libertà ecologia nella provincia di Ascoli sono: Rosanna Giovannozzi, Sara Giorlando, Luigino Nespeca, Marino Lattanzi, Gianluca Re, Giorgio Mancini.