È l’obiettivo del Piano delle infrastrutture, approvato dalla Giunta regionale, al termine di un percorso amministrativo avviato nel 2007. La proposta di Piano ha registrato la condivisione dei rappresentanti territoriali e costituirà, una volta deliberato dalla nuova Assemblea legislativa, il documento base per programmare gli investimenti infrastrutturali dei prossimi anni. Insieme a quelli del trasporto merci e del trasporto pubblico locale, l’infrastrutturale rappresenta la terza articolazione del Piano regionale dei trasporti; congiuntamente delineano un quadro integrato delle strategie da perseguire per favorire un’efficiente mobilità delle persone e delle produzioni. Il Piano contiene obiettivi, criteri, linee di azione e investimenti da pianificare. Precisa, inoltre, fasi e modalità di attuazione, fornendo un quadro generale delle principali infrastrutture che caratterizzano la rete regionale. Sei i progetti specifici da potenziare, anche con l’introduzione di nuovi sistemi logistici: porto di Ancona, interporto e attrezzature minori, aeroporti e aviosuperfici, infrastrutture stradali e ferroviarie, mobilità sostenibile, sostenibilità ambientale.
Con l’approvazione del Piano – ha sottolineato l’assessore regionale alle Infrastrutture – le Marche si dotano di uno strumento indispensabile per aggiornare le politiche di pianificazione, in parte avviate nell’ambito degli interventi di programmazione concordati a livello nazionale e locale. Un aspetto innovativo – secondo l’assessore – è rappresentato dalla stretta interrelazione tra le esigenze di sviluppo della mobilità dei passeggeri e del trasporto delle merci; un obiettivo, da perseguire con la valorizzazione delle piattaforme logistiche collegate ai distretti produttivi industriali, che consente di incentivare il trasporto su ferrovia e ridurre costi e tempi di trasferimento delle merci.
Di rilievo, infine, la realizzazione di un programma comune di interventi per potenziare i collegamenti tra la piattaforma logistica Tirreno - Adriatico che comprende il sistema interportuale di Civitavecchia, lo scalo di Fiumicino, il nodo infrastrutturale di Orte e la piastra logistica delle Marche, basata sul porto di Ancona, l’interporto di Jesi e l’aeroporto di Ancona-Falconara. Una scelta che favorisce l’insediamento degli operatori dei servizi logistici e soddisfa le esigenze delle aziende manifatturiere, che potranno avvalersi di un sistema più efficiente di trasporto.