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Alleanze regionali, la sinistra dice basta con l'Udc
Magistrelli: Non affido all'Udc la stabilità del prossimo governo regionale
La contestazione nella sala dell'Anpi di via Palestro ad Ancona nel corso del suo intervento non è affatto mascherata. Insomma sembra solo Amagliani e qualcuno che fa riferimento all'assessore regionale ad essere in attesa di decisioni del Pd.
Così Marco Savelli, segretario regionale di Rifondazione Comunista, parla di “emancipazione da due racconti d'appendice”: uno è quello della storia riferita dai giornali per cui a Roma, presenti i segretari regionali dei tre partiti, è stato sottoscritto il patto tra Udc, Pd e Idv.
L'altro racconto è quello di Spacca e Ucchielli che negano sia stata sancita alcuna alleanza, la coalizione resta quella del centrosinistra: l'Udc resta un'opportunità.
Per Savelli c'è poca verità in ambedue le storie e il segretario del Prc dà le 96 ore di preavviso a Spacca e Ucchielli. Perché se la giustificazione a questo accordo con l'Udc da parte del Pd è in vista del ribaltamento del governo di centrodestra, la storia, per i partiti della sinistra e per i movimenti, non regge. D'altro canto anche la senatrice Pd Marina Magistrelli nel suo intervento, che parte dalla giustificazione delle scelta di Bersani come segretario, critica alcune situazioni nell'attività del Pd.
La Magistrelli vuole uno schema pulito, non si ritiene contraria all'allargamento della coalizione all'Udc, ma dice anche che l'Udc deve fare una scelta di campo. «Ho scelto Bersani – dice la senatrice Magistrelli – per la politica delle alleanze, ora però mi trovo a disagio quando vedo nella mia regione una politica centrista più che di centrosinistra.
Dobbiamo ancora definire uno schema di gioco. Il mio schema è lavoriamo per vincere le elezioni, ma non machiavellicamente. Occorre lo schema più pulito possibile. Non dico che sono contraria all'Udc, ma dico che non ha fatto una scelta di campo. Non affido all'Udc la stabilità del prossimo governo regionale. Partiamo dall'unità del centrosinistra: il caso Puglia deve essere un esempio».
E l'ex presidente della Provincia di Ascoli Massimo Rossi dice che gli interessano i contenuti. «Contenuti di sinistra che sono ormai quelli per l'unico futuro possibile – dice Massimo Rossi – non sono certo quelli del documento dell'Udc (ad esempio sulle infrastrutture al pari della Quadrilatero, ndr). La sinistra deve riconquistare la sua dignità con contenuti da presentare a tutti».
Nell'assemblea convocata ad Ancona dal “Laboratorio Sociale” intervengono anche i movimenti come “Luoghi Comuni” con Angela Mary Pazzi che rivendica a chi non è iscritto ai partiti, la cosiddetta società civile la dignità di partecipare alle scelte, per far si che gente che non vota da anni torni ad avvicinarsi alla politica attraverso i contenuti per il bene comune.
«Ci interessano metodi e contenuti» dice Angela Mary Pazzi. E Roberto Vallasciani, coordinatore del Fermano di Sinistra Ecologia e Libertà, sostiene che le Marche devono essere una cavia, occorre uno scatto d'orgoglio perché la sinistra deve stabilire le condizioni. Un'analisi che dà la sintesi del pensiero che si è ormai radicalizzato nei movimenti e nei partiti delle sinistra.
«C'è da registrare il fatto che occorre un nuovo modello di sviluppo – dice Brandoni (Prc) - perché il classico modello marchigiano è morto e i 13 punti del documento dell'Udc non sono nel perimetro del centrosinistra. In realtà Ucchielli e Spacca non stanno comprendendo che l'Udc non sta mettendo in crisi il centrosinistra o la sinistra ma proprio il Pd».