Caso suolo pubblico, interviene Camastra

Caso suolo pubblico, interviene Camastra

«Non ho mai usato il termine “sanatoria” per le occupazioni rimosse»

consiliare attività produttive che ha discusso il regolamento per l’occupazione di spazi pubblici, voglio evidenziare che non ho mai usato il termine “sanatoria” per le occupazioni rimosse a seguito dell’intervento della magistratura.
Non avrei mai potuto usare quel termine perché non è in alcun caso ipotizzabile una sanatoria per procedimenti di abuso edilizio che, oltre a comportare l’applicazione di sanzioni pecuniarie, presentano risvolti di natura penale.
Ciò che ho detto è che le richieste di autorizzazione ad occupare il suolo pubblico potranno essere presentate da chiunque ne abbia titolo, e quindi anche da coloro che hanno in corso procedimenti per abusi edilizi, nel rispetto delle norme del Regolamento che sarà portato all’esame del Consiglio comunale. E’ ovvio che l’eventuale rilascio delle nuove autorizzazioni in ottemperanza ai dettami del regolamento non potranno in nessun modo configurarsi come sanatorie.
Sarà comunque demandato alla valutazione del Consiglio comunale se inserire nel provvedimento norme di tipo transitorio che fissino la tempistica dell’adeguamento strutturale dei locali e della tipologia delle occupazioni».