la richiesta di attivazione di Potes a Montefiore dell’Aso, nell’ambito dell’ASUR 12 di San Benedetto. L’acronimo Potes sta per “Postazione Territoriale Emergenza Sanitaria” ed indica un’auto medica attrezzata con defibrillatore e farmaci, in dotazione ad un medico, un infermiere ed un autista soccorritore, che operano in collegamento diretto con il “118”.
Il documento approvato dal Consiglio impegna il Presidente della Provincia e l’Assessore alle Politiche Sociali a sostenere, in tutte le sedi competenti e nel più breve tempo possibile, l’attivazione di una Potes nella Valle dell’Aso. La possibile collocazione - si legge dall’ ordine del giorno consiliare - può essere ipotizzata presso la locale Croce Verde ONLUS, considerato anche che tale organismo ha effettuato lo scorso anno in vari Comuni del comprensorio interessato più 1.700 interventi sanitari, oltre a quelli di protezione civile.
“Ho presentato quest’ordine del giorno interpretando le aspettative di un territorio che conta circa 30.000 abitanti nel periodo invernale e raggiunge picchi di 90.000 unità in quello estivo - ha dichiarato il consigliere Ciaralli - un’esigenza avanzata alla Regione Marche anche dai Sindaci dei Comuni di Montefiore dell’Aso, Campofilone, Pedaso, Cupramarittima, Massignano, Montalto Marche, Carassai, Cossignano e Ripatransone. Si tratta, quindi, di un’istanza – ha aggiunto Ciaralli - che va nel senso di quella politica concreta e del fare a favore del territorio che l’Amministrazione Provinciale porta avanti con determinazione ed incisività”.
“L’impegno della Provincia - ha dichiarato l’Assessore Piunti – è quello di garantire al territorio servizi sempre più puntuali, efficienti e di prossimità, in questo caso, l’Amministrazione, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali solleciterà questa attivazione. E’ un impegno che faccio mio - ha aggiunto il Vice Presidente Piunti - insieme al Presidente Celani che è sempre molto attento e sensibile alle necessità della comunità locale, specie quando si parla di presidi essenziali per l’incolumità ed il benessere della collettività come quello sanitario.”