valutazione sulle competenze nelle materie loro assegnate. Tra i primi ad esporre il suo programma, il nuovo alto rappresentante della politica estera dell’UE la Baronessa Caroline Ashton, che ricordiamo è stata preferita al nostro candidato D’Alema.
Chi si aspettava una idea politica di grande respiro è rimasto deluso. La Ashton ha mostrato un approccio prudente alle domande rivolte dai nostri europarlamentari con qualche lacuna nelle risposte. Nulla ha detto sulle future direttrici di marcia della politica estera,sui conflitti aperti in diverse zone del mondo,sul rapporto con i paesi emergenti, sul ruolo dell’Europa in Mediterraneo. Secondo quanto riferito da nostri europarlamentarii “se la prudenza dimostrata dalla Ashton è già il punto di approdo della nuova politica estera della UE, allora c’è poco da essere allegri”. Joaquim Almunia, Commissario alla concorrenza, ha invece dimostrato di avere tutte le carte in regola per far bene il suo lavoro nella nuova Commissione. La riconosciuta competenza, la chiarezza nella esposizione del suo programma, mostrata durante l’audizione, soprattutto in riferimento a questioni delicate come il disimpegno degli aiuti di stato versati al settore bancario durante la crisi, hanno favorevolmente colpito gli europarlamentari.
Almunia si è impegnato a monitorare lo sviluppo dei servizi bancari al dettaglio in Europa, ambito nel quale si continuano a registrare comportamenti poco trasparenti da parte degli istituti bancari danneggiando gli interessi dei consumatori. Il commissario ha quindi delineato il percorso della nuova strategia europea di sua competenza, fondata su tre obiettivi:una crescita basata sulla conoscenza come fattore di ricchezza, maggior coinvolgimento dei cittadini in una società partecipativa , economia competitiva interconnessa e più verde.
Anche l’audizione del Commissario all’industria ed imprenditoria, l’italiano Antonio Tajani, è stata complessivamente positiva. E’ ferma volontà dello stesso , avviare una vera e propria politica industriale europea per rilanciare la capacità produttiva del sistema europeo sia nei settori tradizionali che in quelli innovativi.”Lo sviluppo di una politica industriale per l’Europa – ha detto Tajani – non può prescindere da quello di una economia verde che estenda il potenziale delle energie rinnovabili”. L’aiuto alle PMI e del loro accesso al credito, ha assicurato il Commissario, sarà una priorità anche per uscire dalla crisi mentre prospettive concrete sono anche previste per il settore automobilistico, attraverso lo sviluppo di auto ibride, elettriche e ad idrogeno.
I molti impegni assunti da tutti i Commissari costituiscono un’ottima base per una migliore cooperazione tra Parlamento e Commissione europea